Foggia, Istituto Zooprofilattico “prossimo alla paralisi totale’: quale futuro?
Il 31 marzo si terrà un’assemblea straordinaria dei dipendenti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata
Le scriventi OO.SS. della dirigenza, del comparto e la RSU dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata (IZSPB) comunicano che in data 31 marzo 2014, dalle ore 11:00 alle ore 13:00, presso la Biblioteca della sede centrale di Foggia in via Manfredonia 20, si terrà l’Assemblea Generale del personale per un confronto sulla grave situazione di stallo gestionale e tecnico-amministrativo in cui versa l’Ente, alla quale parteciperà l’assessore regionale alla Salute, Elena Gentile.
L’IZSPB è ormai prossimo alla paralisi totale delle attività per molteplici cause, quali l’impossibilità di pianificare ed attuare linee programmatiche per il raggiungimento di obiettivi strategica e la capacità, ridotta, di attrarre finanziamenti per la promozione e lo sviluppo delle attività scientifiche, con la conseguente sospensione dei servizi laboratoriali e delle consulenze specialistiche su tematiche rilevanti di Sanità Pubblica (Sicurezza Alimentare, Sanità Animale e Benessere Animale). La situazione è resa ancora più drammatica a causa del forte rallentamento delle attività di ordinaria amministrazione.
Il numero legale del Consiglio di Amministrazione (CdA) dell’IZSPB, che è stato ininterrottamente in carica per 24 anni, è venuto meno nel mese di giugno 2013 ma, solo dopo 7 mesi, con decreto n. 27 del 21/01/2014 dei presidenti della Giunta della Regione Puglia e della Regione Basilicata, è stato dichiarato lo scioglimento del CdA e, contestualmente, la decadenza della Giunta Esecutiva dell’Ente.
La tanto attesa nomina del commissario straordinario a tutt’oggi non è stata ancora effettuata, né le Regioni Puglia e Basilicata hanno attivato di concerto l’iter per il recepimento del D.lgv 270/93 e del D.lgv 106/2012 relativi al riordino degli IIZZSS. Tutto ciò conferma, ancora una volta, sia l’indifferenza e l’inerzia legislativa delle due Regioni che il disinteresse degli organi centrali del ministero della Salute, unico attore in grado di esercitare il potere sostitutivo statale.