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Cronaca Stornarella

400 ulivi tagliati 'con le mani', amaro risveglio nei campi di Stornarella. La vittima: "Buon miserabile Natale anche a voi!"

A tanto ammonta il bilancio del danno denunciato da un noto imprenditore agricolo su Facebook. La denuncia raccolta dal M5S, che tuona contro i ritardi della costituzione del nucleo di vigilanza ambientale della Regione Puglia

400 ulivi tagliati. La denuncia arriva da Antonio Fiordelisi, noto imprenditore agricolo di Stornarella, che ha postato sui social la foto delle piante danneggiate. “Non sono arrabbiato perché qualche vigliacco ha tagliato circa 400 dei miei ulivi, per quello sono triste – scrive su Facebook-. Sono arrabbiato perché mi sono fermato a pensare che questi vigliacchi avessero speso il loro tempo e, soprattutto, la loro energia per fare un lavoro retribuito, magari avrebbero potuto fare un regalino in più ai loro figli o alle loro mogli o fidanzate, contribuire così alla già martoriata economia del nostro paese. Invece no, hanno preferito buttare a terra degli alberi tagliandoli a mano. E magari queste persone le ritroveremo in chiesa la notte di Natale…perciò – tuona- buon miserabile Natale anche a voi!”.

M5S: "Dov'è il Nucleo di Vigilanza ambientale?"

Della denuncia si sono fatte carico le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle Rosa Barone e Antonella Laricchia. “Sono passati ormai quattro anni da quando è stato istituito con la legge regionale n. 37 il Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia in cui è confluito il personale della Polizia Provinciale in seguito al riordino delle funzioni voluto dalla legge Delrio. Il personale però non è ancora completamente operativo e come al solito a pagarne le conseguenze sono sia i lavoratori in questione, sia i cittadini ai quali non viene garantito un efficiente servizio di vigilanza ambientale e rurale come dimostrano i frequenti danneggiamenti a terreni agricoli che creano danni enormi ai nostri imprenditori” denunciano, con riferimento a quanto accaduto a Fiordelisi.

“Purtroppo è solo l’ultimo di una serie di episodi che ci sono stati denunciati - spiegano  le pentastellate - e che stanno mettendo in ginocchio le nostre campagne, a causa della mancata piena operatività delle guardie del nucleo di vigilanza ambientale. Nonostante l’approvazione di un nuovo regolamento della Sezione regionale di Vigilanza (che ora disciplina insieme le funzioni del “Nucleo di vigilanza ambientale” e del “Nucleo di vigilanza, controllo, tutela e rappresentanza”, creando tra l’altro non poca confusione) e la consegna dei tesserini di riconoscimento alle 80 guardie ambientali avvenuta il 26 febbraio 2019, persistono infatti numerose criticità in merito alla concreta operatività, ad eccezione di specifici protocolli d'intesa con le forze dell'ordine e le prefetture. Da quanto ci risulta le divise e le auto di servizio sono state consegnate, mentre devono ancora essere consegnati al personale armi, prontuari e relativi blocchetti dei verbali. Non risulta neanche avviata l’attività di formazione, e non sono stati previsti gli adeguamenti richiesti in materia di pronta reperibilità, come richiesto dalle guardie all’Assessorato nel corso di vari incontri. In particolare, riteniamo che occorra dotare il personale delle armi, di cui era in possesso nel precedente ruolo di Polizia Provinciale. Abbiamo più volte sollecitato una richiesta di audizione per permettere un confronto tra le organizzazioni sindacali e le istituzioni regionali in considerazione della mancata attuazione delle necessarie procedure per rendere pienamente operativo il Nucleo, per permettere al personale di svolgere in maniera efficiente e dignitosa l'attività lavorativa. È assurdo - concludono -  che anche alla luce dei numerosi furti e atti criminosi a danno degli agricoltori pugliesi, la Regione disponga di personale di vigilanza che viene pagato ma che non viene messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio compito a tutela del territorio”.

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