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Cronaca

Foggia 15 giorni dopo dalla rottura della condotta: l'acqua c'è ma non per tutti

Restano i disagi ai piani alti. L'altroieri, venerdì 30 giugno, gli operatori avevano installato il 'carter' metallico in corrispondenza del giunto, dove si era verificato lo sfilamento della guarnizione di tenuta

Da questa mattina c'è un filo d'acqua - e un filo di speranza - anche ai piani alti degli stabili di Foggia. Tuttavia, c'è ancora chi, come Antonio, abitante al settimo piano zona San Ciro, è a secco dopo oltre due settimane. Ieri 1° luglio, nonostante Aqp avesse garantito il normale ripristino dell'erogazione idropotabile, metà città ha rivisto i fantasmi della sera del 18 giugno, quando a poche ore dalla sconfitta del Foggia a Lecco, si ruppe la condotta adduttrice di via Napoli, realizzata alla fine degli anni Ottanta e di grande rilevanza per l’erogazione della città con una portata di 600 litri al secondo e un diametro di 1800 mm. 

L'altroieri, venerdì 30 giugno, gli operatori avevano installato il 'carter' metallico in corrispondenza del giunto, dove si era verificato lo sfilamento della guarnizione di tenuta. Dopo i necessari lavaggi l'azienda aveva provveduto alla graduale riapertura dell’erogazione idrica, nel frattempo assicurata da tre bypass.

Aqp aveva fatto sapere che i disagi per chi abita ai piani alti degli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica, sarebbero proseguiti. E infatti ancora oggi ci sono abitazioni senza o al massimo con un filino d'acqua: "In zona Stadio zero assoluto al quarto piano" scrive Federica. "Poca ma c'è, però non si può andare avanti così" si legge tra i commenti dei foggiani sui social.

Alcuni foggiani ci scherzano su. C'è anche chi mostra la foto del mare: "Mi sto lavando a Mattinata"

 "Ti illude, appena apri va alla grande, dopo cala un po' come gli uomini dopo i 50"

Tutto sommato la pressione dell'acqua sta tornando pian piano alla normalità. "Poca ma buona". Per altri è appena cominciata un'altra domenica di rifornimento presso le autobotti dislocate in città.

La raccomandazione di Acquedotto Pugliese ai residenti resta sempre quella di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua: "Costituiscono una variabile fondamentale per limitare eventuali disagi".

C'è chi, da 16 giorni, non ha visto nemmeno una goccia d'acqua: "Aqp mi ha detto che noi che abitiamo ai piani alti sprovvisti di autoclave, non si sa ancora per quanto ne avremo e che in questi anni siamo stati miracolati ad averla; che dobbiamo provvedere al più presto a mettere l'autoclave, che non è ancora obbligatorio, ma che agli amministratori di condominio arriverà la richiesta. La pressione sarà pian piano aumentata, perché se è troppo forte il pezzo non regge. Ciò vuol dire che noi l'acqua non la vedremo più senza autoclave".

Secondo quanto riporta la carta dei servizi di Acquedotto Pugliese, le risorse idriche sono garantite fino a cinque metri di altezza, ossia meno di due piani. 

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