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Cronaca

Quei ponti che fanno paura ai foggiani

Dal ponte romano di Ascoli Satriano a quello in prossimità del Leclerc a Manfredonia, fino a quello che attraversa la 655 Candela-Foggia

Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, è psicosi nel Paese. I centralini di enti e società che si occupano delle arterie principali e secondarie devono fare i conti con un surplus di segnalazioni da parte dei cittadini, preoccupati dalle condizioni in cui a prima vista verserebbero le infrastrutture del territorio.

Diversi sono gli sos e le richieste di informazioni che giungono anche gli organi di informazione, segnatamente alla nostra redazione; sui social, poi, è un pullulare di scatti che “attesterebbero” l’insicurezza di ponti e viadotti. Ovviamente il condizionale è d’obbligo, perché sopralluoghi, accertamenti e allarmi eventuali spettano solo e soltanto agli organi deputati al controllo. E tuttavia non è una novità in Capitanata, ad esempio, il cattivo stato in cui versa la rete viaria che, ad una prima stima, necessiterebbe di interventi urgenti per 180milioni di euro. E’ questa la cifra che vien fuori dal calcolo delle problematiche verificate dagli uffici della Provincia, su richiesta del Ministero competente che, all’indomani della tragedia di Genova, ha chiesto a società ed enti locali di procedere con i monitoraggi dello stato dei luoghi di propria competenza.

Muovendoci sul terreno provinciale, c’è da segnalare la situazione in cui versa il ponte romano che sormonta il torrente Carapelle, pericolante, e che sta preoccupando non poco il sindaco di Ascoli Satriano, Vincenzo Sarcone. Le condizioni in cui versa l’infrastruttura hanno prodotto nell’ottobre 2017 un’ordinanza di chiusura da parte della Provincia, poi clamorosamente disattesa per accogliere il traffico della statale 655 nei concitati minuti che hanno seguito il fallito assalto al portavalori della Cosmopol. Una circostanza che ha provocato la dura reazione del sindaco di Ascoli, che fa sapere di aver emesso un’ordinanza sindacale in danno della Provincia “per la tutela della pubblica e privata incolumità”. “Alle mie ultime rimostranze, il Presidente Miglio risponde con una polemica inutile ed inconcludente – sbotta Sarcone-.Per evitare ulteriori pericoli, ho ordinato alla Provincia di rimettere i massi di cemento nel termine di giorni 3, avvertendo che, non provvedendo, ci penserà il Comune in danno dell’Ente sovracomunale”.

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Segnalazioni giungono in redazione in ordine poi ad altri ponti, che dovrebbero essere di competenza Anas. Uno è quello che attraversa la 655 Candela  direzione Foggia, nel tratto compreso tra Ascoli Sud e Ascoli Nord, in merito al quale non siamo riusciti a reperire informazioni dall’Anas, che ci ha rinviati a lunedì prossimo.

Ponte statale 655-2

Segnalato via social anche un ponte in agro di Manfredonia, nei pressi del Leclerc, il centro commerciale sipontino. Dalle foto si evince chiaramente la rottura in un punto dell'infrastruttura. Giungono però rassicurazioni dal presidente dell'Asi Foggia, Angelo Riccardi, sotto la cui responsabilità ricade l'arteria: "E' assolutamente sicuro. La rottura che si vede è stata provocata da un mezzo pesante che non ha rispettato i limiti di altezza imposti. Ma nessun problema di staticità".

Ponte leclerc manfredonia-2

Buone notizie, invece, sul fronte statale 89  in prossimità dello svincolo per la provinciale 26, che collega Foggia a San Marco in Lamis. Chiuso da tempo per lavori di consolidamento appaltati all’Anas motivati dalla precarietà statica del ponte, finalmente quel tratto è oggetto di intervento. I lavori sono iniziati due giorni fa. Lo comunica il consigliere regionale Napoleone Cera, che all’Anas ha inviato nel tempo numerose diffide a procedere e a mettere in sicurezza l’arteria.

Lavori ponte San Marco-2

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