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Cronaca

Pestato a sangue e morto dopo 7 mesi di agonia: autopsia sul corpo di Donato, accusati di omicidio due 25enni di Foggia

L'aggressione sulla pista da ballo del locale 'Le stelle'. Incaricato il medico legale per l'autopsia sul corpo del ragazzo di Cerignola. Si aggrava la posizione di Michele Verderosa e Francesco Pio Stallone

E’ stato affidato questa mattina, in Procura a Foggia, l’incarico al medico legale che eseguirà l’autopsia sul corpo del giovane Donato Monopoli, il 25enne di Cerignola vittima di un pestaggio, lo scorso ottobre, all’interno di una pizzeria disco-bar alla periferia di Foggia.

Il giovane, le cui condizioni erano apparse sin da subito gravissime, è deceduto la scorsa settimana, all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, dove era ricoverato in stato di coma, proprio a causa delle conseguenze di quella notte.

Sia la famiglia della vittima che gli indagati hanno adesso la facoltà di nominare dei consulenti medici di parte, che possano assistere all’autopsia. “Quali scenari si apriranno dinanzi ai risultati è impossibile dirlo adesso”, spiega a FoggiaToday il legale della famiglia della vittima, l’avvocato Rosario Marino. “Verrà tutto rinviato alle conclusioni del medico legale. Per parte nostra - precisa - abbiamo già nominato dei consulenti e stiamo predisponendo tutti gli strumenti necessari affinché su questa vicenda venga fatta chiarezza e soprattutto giustizia”.

Intanto, si è aggravata la posizione (il capo d’imputazione provvisorio è passato da lesioni gravi a omicidio - di Michele Verderosa e Francesco Pio Stallone, i due venticinquenni foggiani, incensurati, ai domiciliari e poi rimessi in libertà nel mese di aprile, sospettati di aver colpito la vittima e un suo amico per un banale urto (da qui l’aggravante dei futili motivi) avvenuto sulla pista da ballo del locale “Le Stelle”, la notte del 6 ottobre scorso. Una volta eseguito l’esame e ottenuto il nulla osta dalla procura potranno essere svolti i funerali del giovane la cui morte ha sconvolto l’intera comunità ofantina.

Prima di formulare le conclusioni, il medico legale ha chiesto l’accesso alle cartelle cliniche dell’ospedale dove il ragazzo è stato a lungo ricoverato (e sottoposto ad alcuni interventi chirurgici) ed al referto del pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia, dove il 25enne fu portato la sera dell’aggressione. Gli esiti dell’autopsia, dunque, potranno fare chiarezza sulle cause della morte del ragazzo e sulle eventuali responsabilità. “Di come siano andate le cose, un’idea chiara la Procura ce l’ha”, conclude l’avvocato Marino. “Non penso ci sia altro da aggiungere sotto l’aspetto investigativo. Il resto lo si chiarirà durante il processo”.

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