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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Quindici morti sul lavoro in un anno nel Foggiano

Domani sciopero di due ore a fine turno di lavoro dopo il crollo e le vittime di Firenze. La Puglia è la quarta regione in Italia per incidenza rispetto al numero di occupati secondo le statistiche elaborate dall’osservatorio Vega

Nel 2023 Foggia è stata la provincia pugliese che ha registrato il più alto numero di infortuni mortali sul lavoro dopo Bari: 15 contro le 34 vittime di Bari. Subito dopo ci sono Lecce con 13, Brindisi con otto, Taranto e Bat con quattro. 

Rispetto ai settori, 61 infortuni mortali hanno interessato industria e servizi, 16 l’agricoltura, 1 il settore pubblico. In tre casi si trattava di lavoratrici. Quanto alle fasce d’età, il maggior numero di incidenti mortali – 48 su 78 - si sono verificati nella fascia 50-64 anni. Quattro casi nella fascia 20-24 anni, in due casi le vittime avevano oltre 75 anni. Non meno grave il report Inail del 2023 relativi agli infortuni: 27.580 le denunce, una media di 75 denunce al giorno. Sedici di questi sono avvenuti in itinere.

La Puglia è la quarta regione in Italia per incidenza rispetto al numero di occupati secondo le statistiche elaborate dall’osservatorio Vega: "Quella di Firenze è solo l’ultima di una lunga, drammatica e inaccettabile scia di sangue che macchia la nostra democrazia fondata sul lavoro, un lavoro per vivere e farlo dignitosamente, non certo per rischiare la vita ogni giorno” ha spiegato Gigia Bucci, segretaria generale Cgil Puglia.

Intanto, per mercoledì 21 febbraio, le categorie nazionali degli edili e dei metalmeccanici di Cgil e Uil, a seguito del crollo di Firenze, in cui hanno perso la vita 4 operai e un quinto risulta ancora disperso, hanno deciso due ore di sciopero a fine turno: “Un tema, quello della sicurezza sul lavoro, che è una vera e propria emergenza nel nostro Paese, al centro delle nostre mobilitazioni e che purtroppo interessa ogni settore produttivo. È la ragione per cui ogni categoria assieme alle Camere del Lavoro nel territorio pugliese ha previsto iniziative in concomitanza con lo sciopero proclamato da Fiom e Fillea per la Cgil e Uilm e Feneal per la Uil”.

Gigia Bucci prosegue: “Il tema della salute e della sicurezza ha attraversato le nostre rivendicazioni e mobilitazioni per tutto il 2023, dalla manifestazione di Roma del giugno scorso, a quella del 7 ottobre La Via Maestra fino allo sciopero generale del primo dicembre. Un’attenzione che non può che proseguire anche quest’anno, perché continuiamo a reclamare interventi che migliorino l’impianto legislativo, a partire dal sistema dei subappalti a cascata, potenziando il sistema dei controlli, anche affrontando il tema del lavoro precario, perché è inaccettabile che i lavoratori sotto il ricatto di un reddito non siano messi nelle condizioni di reclamare il rispetto delle norme, in quelle imprese che considerano la salute e la sicurezza un costo. Serve da parte delle associazioni datoriali un grande lavoro culturale, così come servono investimenti in formazione che interessino anche i conduttori d’azienda”.

Nelle piattaforme sindacali anche la richiesta “di un sistema di qualificazione delle imprese, che penalizzi quelle dove già sono state accertate violazione delle leggi e infortuni. Ma qui siamo al paradosso di un Governo, quelle delle destre, che propone ispezioni concordate con i consulenti delle imprese, una presa in giro che stride con l’indignazione che segue un evento terribile come quello di Firenze. Se non viene accolto l’allarme pressoché generalizzato sul tema sicurezza sul lavoro, se non si rafforzano gli strumenti di prevenzione, regolazione del mercato del lavoro e ispezioni, al sindacato non resta che intensificare i momenti di lotta, a partire dallo sciopero di domani”.

Anche i  segretari generali della Feneal Uil di Fillea Cgil Foggia – Severino Minischetti e Savino Tango - esprimono il cordoglio e la vicinanza di tutti i lavoratori edili della Capitanata alle famiglie delle vittime del crollo avvenuto venerdì 16 febbraio, nel cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga a Firenze.

"Siamo purtroppo di fronte all’ennesima insopportabile tragedia che colpisce il lavoro e nello specifico il nostro settore, dove più alta è l’incidenza di infortuni e incidenti mortali. Il cordoglio non basta, servono scelte politiche e atti concreti affinché la prevenzione e la sicurezza non siano visti come costi ma come investimenti, che non si risparmi più sulle condizioni di lavoro, sui salari e sicurezza, formazione, non lo si faccia sulla pelle degli operai.

Serve intervenire sulle norme che regolano il sistema degli appalti, dal massimo ribasso – che si ripercuote su qualità del lavoro e anche delle opere – così come sul subappalto a cascata, ripristinando le responsabilità in capo all’impresa committente. Serve lavorare sulla prevenzione ma anche sulla repressione, motivo per cui vanno rafforzati gli organici dei vari organi ispettivi, verificando anche gli inquadramenti contrattuali per evitare azioni scorrette di dumping con l’applicazione di contratti differenti.

Nel giorno dello sciopero di due ore proclamato da Fillea e Feneal nazionali, saremo presenti a fine turno sui cantieri delle grandi opere Bari-Napoli” e Lesina-Termoli, oltre che in diverse aziende del comparto delle costruzioni. Chiediamo a tutti i lavoratori di sentirsi colpiti da questa ennesima tragedia, di mobilitarsi e far sentire con una sola voce il nostro grido: “basta morti sul lavoro!”.

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