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Cronaca

La corsa disperata in elisoccorso, la paura e quel messaggio tanto atteso: "Michele sta bene"

Il racconto della soccorritrice Jole Figurella e quel viaggio della speranza, da Foggiano verso il 'Bambin Gesù' di Roma: "Abbiate fede. I miracoli accadono"

La corsa disperata in elisoccorso, la speranza e quel messaggio tanto atteso: "Michele sta bene". Il racconto della soccorritrice Jole Figurella è un susseguirsi concitato di emozioni. 

"Mentre tutto era concentrato sulla pandemia, quando tutti gli ospedali occupavano letti per pazienti affetti da Covid, succede succede anche altro", racconta. E lei lo sa bene. Questa volta l'intervento riguardava un bambino di quasi 3 anni, affetto da cardiopatia congenita, che doveva essere urgentemente sottoposto ad un intervento all'ospedale 'Bambin Gesù' di Roma.

"Era un primo pomeriggio e noi ci vestimmo bardati come da protocollo e ci recammo sul luogo del soccorso, dove ci aspettavano i genitori e il piccolo Michele", racconta sulla sua pagina social. "Mi avvicinai per accoglierlo e lui era in braccio alla sua mamma. Era spaventato, non riusciva nemmeno a vedere i miei occhi, coperti da maschera, visiera, bardati come marziani. Pensai fosse meno traumatico farlo accompagnare dalla sua mamma fino all’elicottero e così pian piano, riuscii a prenderlo con calma, dove l’unica arma che potevo usare era la mia voce per rassicurarlo".

"Michele fu addormentato, monitorato e ventilato per tutto il viaggio e io, come promesso, ho inviato sms alla sua mamma per tranquillizzarla, fino all’arrivo in ospedale. Lo accompagnammo in ambulanza e non dimenticherò mai la sua piccolissima manina che mi stringeva per tutto il tempo: lo lasciai nel lettino del ponto soccorso del 'Bambin Gesù', prontamente soccorso dai medici del reparto. Nel frattempo i genitori erano in viaggio per raggiungerlo e li avevo rassicurati che era in buone mani".

"Sapevo che la situazione di Michele era davvero molto critica, e andai via con un magone perché non osavo immaginare cosa avrebbe subito quel piccolino. Oggi sono felice perché ho sentito sua madre: Michele sta bene, ha superato l’intervento e si è ripreso con la forza di leone. Quindi il messaggio di Figurella: "Gioisco per l’immensità di Dio. Tutti noi abbiamo nel cuore qualcosa di incredulità. Ma abbiate fede!"

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