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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Cerignola

Scivola e annega in un vascone, 29enne morto per una doccia nel ghetto senza acqua: "Non è il primo caso"

Il bracciante vittima della tragedia avvenuta ieri nelle campagne di Cerignola si chiamava Bassiru Djumma, era togolese e aveva 29 anni. Voleva solo riempire un secchio nell'insediamento privo di servizi minimi

Si chiamava Bassiru Djumma, era togolese e aveva 29 anni il bracciante annegato ieri in un vascone a Borgo Tre Titoli, nelle campagne di Cerignola. Voleva solo riempire un secchio d'acqua per fare la doccia in un ghetto privo di fornitura idrica e dei più basilari servizi. A raccontare la sua storia è il Comitato Lavoratori delle Campagne.

"Era arrivato da poco in Italia, viveva in un centro d'accoglienza in provincia di Napoli, da dove non poteva andarsene per non perdere il posto e con esso l'unica possibilità di fare domanda di asilo e sperare di ottenere una permesso di soggiorno. Allo stesso tempo però doveva lavorare, e così come moltissimi veniva nella provincia di Foggia, a borgo Tre Titoli, dove alloggiava in un casolare di campagna privo dei servizi minimi".

Ieri sera, dopo essere tornato dal lavoro ha provato a prendere un secchio d'acqua con cui lavarsi da un vascone per l'irrigazione, ma è scivolato e, non sapendo nuotare, è annegato.

"Non è il primo incidente del genere che avviene in questo insediamento, dove le persone vivono senza acqua corrente da anni. Da tempo gli e le abitanti di Borgo Tre Titoli lottano per avere una fornitura idrica stabile, e solo grazie ai numerosi presidi e alla loro determinazione l'amministrazione comunale di Cerignola ha iniziato a consegnare l'acqua ai casolari dell'insediamento. L'acqua che manca, così come l'elettricità, le strade dissestate, i trasporti che non ci sono, le case fatiscenti, sono tutti aspetti della precarietà e dell'insicurezza che determina così tanti incidenti per chi vive e lavora nelle campagne del foggiano". È l'ennesima denuncia del Comitato, vicino ai familiari e ai compagni di Bassiru, che promette di continuare a lottare perché nessuno debba vivere e morire così.

Uno dei compagni che viveva con Bassiru ha girato un video mentre recuperavano il corpo del giovane: "Siamo qui in Italia, a Foggia. Abbiamo appena perso un fratello. Era appena arrivato dal lavoro e voleva prendere dell'acqua per fare la doccia, è scivolato ed è annegato. E così abbiamo perso un fratello".

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