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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Bambini annegati, il messaggio di Mons. Moscone: "Non c'è sicurezza, bambini spesso abbandonati e senza istruzione"

L'Arcivescovo manda un messaggio di cordoglio ai genitori dei due bambini e non le manda a dire sulla precarietà della situazione dei migranti in Capitanata

La Capitanata è sotto shock per la morte dei due fratellini di 6 e 7 anni di nazionalità rumena avvenuta ieri sera e sta facendo sentire la propria vicinanza ai genitori. Anche l’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo si è fatta sentire con un messaggio dell’arcivescovo, Monsignor Franco Moscone.

Ai genitori addolorati, che abbraccio fraternamente, a tutti i migranti presenti tra noi, ai tanti operatori e volontari che cercano di portare aiuto e solidarietà fattiva ai migranti, assicuro la mia vicinanza e quella di tutta la Chiesa di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, su cui possono sempre contare per un aiuto fraterno e per la difesa dei loro diritti” scrive Monsignore. Ma il messaggio di cordoglio fornisce anche l’occasione per fare il punto sulla questione migranti nella provincia di Foggia.

Diventa sempre più necessaria la presa di coscienza responsabile dell’opinione pubblica e l’impegno concreto delle Istituzioni civili – si legge – per trovare vie di soluzione agli enormi problemi delle zone periferiche del territorio comunale, poste nella grande pianura del Tavoliere, ove ormai con scadenze ravvicinate vediamo morire di stenti, miseria, mancata custodia di minori e mancanza di sicurezza troppe persone. Serve per i fratelli e sorelle migranti un piano serio di accoglienza, che permetta loro di usufruire di case sicure, servizi sociali appropriati ed ambienti comuni per rendere la loro vita dignitosa e degna: sono lavoratori delle nostre terre e delle nostre imprese agricole che meritano tutte le garanzie, come qualsiasi cittadino”.

Ma una particolare attenzione, prosegue la nota, va riservata ai più piccoli, “che molto spesso sono lasciati soli per molte ore a motivo del lavoro dei genitori o per ricerca di elemosine e viveri”. E’ un “grave problema”, rimarca l’Arcivescovo, perché oltre all’abbandono c’è la questione della mancanza di istruzione. “Non possiamo ricordarci di loro solo quando succedono disgrazie come la morte di questi due piccoli” bacchetta monsignore che evidenzia quanto sia importante la presenza capillare di presidi come la ‘Casa Speranza’ che dal 2003 a Borgo Mezzanone fornisce assistenza proprio ai migranti. Ma che da sola, evidentemente, non basta.

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