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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca San Severo

Approfitta della fragilità di un anziano, lo raggira e gli sottrae 40mila euro: arrestato

Michele De Stasio accusato di circonvenzione di incapace. La vicenda è emersa grazie ad un esposto anonimo. Lo stesso si era fatto attivare una postepay sulla quale faceva accreditare la pensione della vittima per la consegna di un Ape car

Un esposto anonimo, scritto a mano, fatto pervenire negli uffici del commissariato di San Severo ha permesso agli agenti di polizia di scoprire una situazione gravissima patita da una famiglia del posto, e di arrestare una persona con l’accusa di circonvenzione di incapace. Nella giornata di ieri, gli agenti del commissariato cittadino hanno un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Foggia su richiesta della Procura dauna, a carico di Michele Nicola De Stasio, di 54 anni, che dovrà rispondere del reato di circonvenzione di incapace aggravata.

Tutto è partito dalla segnalazione giunta in commissariato a fine 2016: nell’esposto si narrava che da circa un anno e mezzo un’umile famiglia veniva raggirata da una persona che dietro la promessa di vendere un motociclo - un tre ruote - ha sottratto loro circa 40mila euro. I primi accertamenti, volti ad individuare il nucleo familiare in oggetto hanno dato contezza di una famigliola semplice, umile, composta da persone fragili, deboli, non in grado di percepire il “male”, di analizzare la realtà e di comprendere la conseguenze di determinati comportamenti.

Pertanto, gli agenti - accertata appunto la “debolezza” di questa famiglia, dotata comunque un dignitoso reddito - con caparbia hanno iniziato una delicata attività investigativa, al fine appunto di approfondire quanto paventato in un semplice esposto anonimo, esposti che spesso si rivelano non veritieri e pretestuosi. Invece, in questo caso, l’esposto è risultato fondato e ha dato l’input ad una meticolosa e fruttuosa attività di indagine.

Con molta cautela, pertanto, si sono assunte informazioni proprio dal povero anziano, persona buona e con uno stato di deficienza psichica, che, completamente soggiogato, ha ingenuamente raccontato la sua storia e cioè che circa un anno e mezzo fa aveva messo in giro la voce che gli serviva un motociclo, propriamente un tre ruote, usato. Così dopo alcuni giorni, in una zona dove solitamente si intrattengono i contadini in pensione spontaneamente gli si è presentato un uomo che diceva di chiamarsi Michele De Stasio dicendo che poteva soddisfare il suo desiderio.

Dopo tre giorni, infatti, Michele De Stasio si è presentato davanti casa sua, con un tre ruote Ape 50 di colore verde, di cui immediatamente il povero uomo si è letteralmente innamorato, tant’è che subito ha consegnato a De Stasio 2.000 € in contanti. De Stasio però non gli ha mai consegnato il tre ruote perché, ogni volta inventava una scusa e proprio per questo si presentava quasi tutti i giorni a casa della sua ignara vittima chiedendogli i soldi ora per la targa, ora per il passaggio di proprietà, o per altre fantasiose adempienze burocratiche, attuando così il suo squallido disegno criminale.

E così l’anziano uomo, desideroso di realizzare il sogno di possedere un Apecar, ha consegnato a De Stasio più di 20mila euro. Anche i familiari della vittima, che pure avevano cercato di mettere in guardia il proprio congiunto, dubitando, appunto, della bontà dell’affare, confermavano queste circostanze. In particolar modo una nipote dello stesso, cui si erano rivolti i figli e la moglie della vittima allarmati dai continui prelievi del familiare, evidenziava che lo zio veniva appunto circuito da De Stasio, tanto che lo stesso aveva anche attivato una postpay, consegnata al De Stasio, sulla quale aveva fatto accreditare la sua pensione.

In effetti il povero uomo non sapeva neanche cosa fosse la postpay. La stessa più volte aveva invitato lo zio a non consegnare i soldi a De Stasio cercando di fargli capire che quell’uomo lo stava raggirando, ma invano perché lo zio continuava a consegnare soldi in contanti a De Stasio, nel pieno convincimento della buona fede della sua controparte. Anzi, la vittima continuava a consegnare il danaro anche dopo essere stato ascoltato negli uffici del commissariato. Ingenuamente aveva raccontato al suo carnefice di essere stato ascoltato dalla polizia tanto che il De Stasio gli raccomandava di non fare il suo nome.

Da questo momento in poi De Stasio non si presentava più giornalmente a casa della vittima ma solo nei giorni vicini al primo di ogni mese, ovvero nei giorni immediatamente precedenti o successivi all’accredito della pensione. L’attività investigativa, i numerosissimi servizi di appostamento e i riscontri presso l’ufficio postale hanno dimostrato appieno l’attività criminosa in atto, con la quale De Stasio è riuscito a sottrarre circa 40mila euro. De Stasio non ha mai avuto un momento di pentimento, anzi ha continuato nel suo turpe proposito anche successivamente al suo arresto avvenuto a fine maggio per altri fatti.

Pur sottoposto agli arresti domiciliari, infatti, l’uomo - avvalendosi di terze persone - continuava a comunicare con il vecchietto e ogni 1° del mese si faceva consegnare, nel portone di casa sua, somme di danaro in contanti. Addirittura, gli ultimi incontri sono avvenuti proprio qualche giorno fa. Ora De Stasio si trova in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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