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Cronaca

Orrore a Foggia: dopo litigio, getta acido sul viso di moglie e figlio 16enne

E' accaduto lo scorso 21 marzo. L'uomo, professore in pensione di 66 anni, è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile e dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti e lesioni personali

Ha deturpato il viso della moglie e quello del figlio 16enne con dell’acido. Soda caustica, per la precisione, contenuta nella bottiglietta di plastica di un gel igienizzante. E’ una storia terribile, quella raccolta dagli agenti della squadra mobile di Foggia, lo scorso 21 marzo.

Autore del terribile gesto è un uomo di 66 anni, insegnante in pensione, arrestato in flagranza di reato dagli agenti mobile e ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti e lesioni personali nei confronti della moglie, dei due figli ancora minorenni e di una cugina, intervenuta nel disperato tentativo di sedare gli animi.

Tutto è scaturito dalla richiesta, da parte della moglie, del denaro necessario per ottemperare al pagamento di una bolletta; un pretesto trasformatosi in violento litigio tra i coniugi (in corso separazione legale) e sedato con non poche difficoltà dal figlio 16enne. Messo alla porta, l’uomo ha minacciato di morte la moglie (“Non arriverai viva a stasera”, avrebbe detto) e le sferrava un pugno sulla guancia sinistra.

Quando tutto sembrava finito, però, l’uomo ha estratto dalla tasca della giacca una bottiglietta contenente soda caustica (come accertato da esami di laboratorio) orientando il getto di acido contro la moglie e provocandole lesioni al viso e al collo. Le urla disperate della donna hanno richiamato l’attenzione dei figli e uno, in particolare, è rimasto ferito ad un occhio e al labbro superiore.

Sul posto si sono precipitati anche alcuni parenti della coppia che abitano nello stesso stabile, attirati – come accaduto anche in passato – da urla e schiamazzi. Ma questa volta la situazione era decisamente più grave: anche loro sono stati colpiti con il liquido che lo stesso continuava a “spruzzare” contro tutti i presenti, indiscriminatamente, fino ad esaurirne il contenuto.

Accompagnati in ospedale per le cure del caso, la moglie e il figlio dell’uomo, ai quali i sanitari del pronto soccorso cittadino hanno riscontrato, rispettivamente, ustioni del volto con 10 giorni di prognosi, e ustione chimica della cornea e del sacco congiuntivale da acidi con lesione corneale e del volto con 15 giorni di prognosi. Accompagnato in ospedale anche il 66enne per il quale è stata richiesta una consulenza del Presidio Psichiatrico, già seguito dal Dipartimento di salute Mentale di Foggia.

Dalle indagini è emerso che l’uomo era ossessionato dall’idea che i figli potessero essere posseduti dal diavolo e, sin da quando erano piccoli, erano obbligati - insieme alla madre - a recitare preghiere specifiche per scacciare il demonio. In caso di rifiuto, venivano picchiati o minacciati di morte: “vi mando al campo santo e vi sciolgo nell’acido”. Scavando, inoltre, nel passato dell’uomo è emerso che lo stesso venne già denunciato nel 1993 per reati di maltrattamento in famiglia, lesioni e minacce.

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