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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Vieste

Donne strangolate, picchiate e minacciate: uomini violenti arrestati sul Gargano

Gli arresti a Carpino, dove un marito ha minacciato la moglie con un coltello e una spranga di ferro, e a Vieste, dove uno stalker 35enne pedinava e molestava la sua ex compagna

Due arresti sul Gargano, uno a Carpino e l’altro a Vieste. Le vittime, due donne. Nel paese dell’olio e delle fave, un marocchino 32enne, El Qasbaouy Fatiha, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della moglie.

I militari della stazione locale, impegnati in un regolare servizio di perlustrazione, sono intervenuti in via Manzoni a seguito della richiesta di una donna straniera che riferiva di essere stata aggredita in casa dal marito, strangolata e minacciata con un coltello a serramanico e una spranga di ferro

A quel punto i militari effettuavano un sopralluogo all’interno dell’abitazione e procedevano immediatamente ad una perquisizione alla ricerca delle armi utilizzate dall’uomo, peraltro presente in casa. Nella camera da letto c’era la spranga in ferro di circa un metro e ben occultato all’interno di uno scatolone contenente delle scarpe, un coltello a serramanico della lunghezza di 16 cm, riconosciuti dalla vittima come quelli utilizzati dal marito poco prima contro di lei.

La donna, in evidente stato di agitazione e con escoriazioni al collo, veniva visitata presso la guardia medica, dove le venivano riscontrate “escoriazioni e lividi diffusi al collo, oltre a lesioni in via di guarigione nelle stesse zone”. Giudicata guaribile in tre giorni, dalle indagini è emerso che la donna, da circa 7 anni, era vittima di continui episodi di maltrattamenti e di violenze da parte del marito, mai denunciati in precedenza per paura di ulteriori ritorsioni.

A Vieste, invece, il 35enne Michelantonio Russo, è stato arrestato in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa il 7 settembre dal Tribunale di Foggia, per il reato di atti persecutori. Il provvedimento restrittivo è stato emesso concordando con le risultanze investigative della Tenenza di Vieste, in ordine a reiterati comportamenti violenti e vessatori, consistenti in minacce e molestie, posti in essere dal Russo contro l’ex compagna.

Il rapporto tra i due era sempre stato burrascoso a causa della gelosia dell’uomo, che la pedinava spesso , nascondendosi persino nel bagagliaio della vettura pur di controllare i suoi movimenti quando la ex si recava al lavoro o rientrava a casa.

La situazione è precipitata ad agosto, quando il 35enne, con condotte sempre più frequenti, continuava a molestare la malcapitata, che nel frattempo aveva deciso di interrompere la relazione a causa delle continue violenze subite.

Le ingiurie reiterate e le minacce di morte provocarono un perdurante stato di ansia e di paura nella vittima che temeva per la propria incolumità. In una circostanza, dopo averla fatta salire in macchina con la scusa di chiarire la situazione, si era allontanato dal centro abitato della città del faro.

Dopo esser stata afferrata al collo e colpita con degli schiaffi, la malcapitata era riuscita a fuggire a piedi e rifugiarsi a casa di un’amica, dopo che lo stalker aveva perso il controllo dell’autovettura, terminando la corsa fuori dalla sede stradale.

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