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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Cerignola

Sgominata organizzazione criminale del 'vento rosso': in carcere 9 dei 18 indagati, furti per 1 milione di euro

Un romeno a capo dell'organizzazione criminale, la base operativa a San Ferdinando di Puglia. Arresti anche a Cerignola. I furti presso le centrali eoliche del Molise, Campania, Basilicata e Puglia

Dalle prime luci dell'alba a San Ferdinando di Puglia, Barletta, Bitonto; Bari e Cerignola, i carabinieri del comando provinciale Carabinieri di Campobasso, in collaborazione con i comandi della Bat, del capoluogo della Puglia e di Foggia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare restrittiva della libertà personale, emessa dal Gip di Larino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di undici soggetti, nove dei quali sono stati trasferiti in carcere, uno è ai domiciliari, mentre per un altro c'è l'obbligo di dimora.

L’attività di indagine, espletata da febbraio a settembre 2022, ha permesso di accertare e disarticolare un’organizzazione criminale dedita al furto e alla ricettazione di rame, composta da diciotto soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ai furti aggravati e alla ricettazione di cavi in rame. Inoltre, sono stati eseguiti anche sette decreti di perquisizione personale e domiciliare nei confronti di altri sette indagati (diciotto in tutto).

Le investigazioni, condotte anche mediante l’ausilio di attività tecniche e scaturite a seguito di un tentato furto perpetrato presso un parco eolico di Ururi e di San Martino in Pensilis, hanno permesso di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere avente base in San Ferdinando, composta da undici cittadini di nazionalità romena, un albanese e sei di nazionalità italiana tra cui tre donne (due romene), tutti domiciliati in Puglia.

L’organizzazione era dedita alla commissione dei reati di furto di cavi di rame presso parchi eolici del Molise, Campania, Basilicata e Puglia nonché. In una occasione è stato accertato anche di furto di pannelli fotovoltaici.

Gli indagati, già noti alle Forze dell’Ordine per reati analoghi, facevano capo ad un soggetto romeno che in prima persona coordinava e dirigeva la commissione dei furti e lo smistamento del metallo trafugato. Una volta individuato il parco eolico, i soggetti che agivano di sera,, forzavano la porta d'accesso degli aerogeneratori, tranciavano i vari cavi ed asportavano rame in quantità, danneggiando, al contempo, i trasformatori.

In un secondo momento è stato accertato come il metallo venisse trasportato in appositi luoghi per essere sguainato e preparato per l’introduzione all’interno del mercato nero. Le attività illecite si concludevano mediante intermediazione e vendita a grossisti del settore del metallo, con ripartizione dell’illecito ricavato tra i componenti dell’organizzazione.

Durante le attività investigative sono stati accertati e contestati 13 furti e dieci ricettazioni di rame, il furto di oltre sei tonnellate di rame, nonché il sequestro di 615 kg dello stesso metallo. Il danno patrimoniale del materiale trafugato, quantificato in un milione di euro, ha comportato la mancata produzione di energia eolica di circa novemila Mwh, per circa tre milioni di euro di valore commerciale.

Nel corso delle attività di riscontro è stato altresì tratto in arresto un componente della banda per porto abusivo di una pistola clandestina, detenuta sotto il materasso della culla della figlia. All’operazione, effettuata nella mattinata odierna, hanno preso parte numerosi militari dell’Arma dei Carabinieri dei comandi provinciali di Campobasso, Bari, Barletta-Andria-Trani e Cerignola e dei Nuclei Cinofili di Chieti e Modugno,, impegnati nell’esecuzione dei provvedimenti emessi.

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