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Cronaca

Riciclaggio di auto: arrestati rom a Montesilvano, coinvolti foggiani

Sono 21 gli arresti eseguiti dalla Polstrada di Pescara. Banda di Rom falsificava documenti e assegni per l'acquisto di autoveicoli. Volume d'affari di 1 milione, ritrovati 55 veicoli

La Polstrada di Pescara ha effettuato 23 arresti per falso e ricettazione relativi all'acquisto di autoveicoli in numerose province italiane. Il capo della banda è un nomade di Montesilvano, B.V. di 51 anni, Sono state denunciate altre 30 persone.

La banda di Rom falsificava documenti e assegni per l'acquisto di autoveicoli, alcuni dei quali esportati anche in Lituania, Germania e Bulgaria. Secondo il comandante della Polstrada di Pescara, Silvia Conti, il volume di affari rintracciato al momento supera il milione di euro e sono stati ritrovati per ora 55 veicoli.

Le misure cautelari sono state emesse dal gip di Pescara, Gianluca Sarandrea, su ordinanza del pm Andrea Giusti: ad essere interessate in Italia sono state le province di Chieti, Foggia, Potenza, Salerno, Cuneo e Campobasso.

Le misure cautelari complessive sono 23 perché il Gip ha disposto 14 arresti in carcere, 5 domiciliari e 3 alloggi di dimora, ma al momento ne sono state effettuate solo 21.

L'inchiesta ha scoperto che il sodalizio criminale il cui nucleo centrale faceva capo elementi rom di Montesilvano contattava i venditori privati delle auto su internet e giornali e poi, con abili trattative, documenti ed assegni falsi, acquistava le macchine raggirando i proprietari.

La banda aveva ramificazioni in più zone d'Italia e anche contatti all'estero.


 

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