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Cronaca

Commissionavano furti d’auto a romeni: arrestati padre e figlio foggiani

Otto in tutto gli arresti compiuti nell'inchiesta condotta dalla Procura di Lanciano. In carcere sono finiti i foggiani Angelo Antonio Pelullo di 63 anni e il figlio Paolo di 36

Associazione per delinquere finalizzata ai furti di auto e nelle abitazioni, ricettazione ed estorsione. Con queste accusa otto persone sono state arrestate –quattro in carcere e altrettanti ai domiciliari – al termine di un’inchiesta condotta dalla Procura di Lanciano, dalla quale è emerso che i soggetti – romeni e italiani – erano al centro di un vasto giro di furti commessi in diverse località della provincia di Chieti, a L’Aquila e in Puglia.

In carcere sono finiti i foggiani Angelo Antonio Pelullo di 63 anni e il figlio Paolo di 36, che commissionavano ad alcuni romeni residenti a Lanciano i furti di auto - i cui motori venivano poi ripunzonati nel loro rimessaggio, il 18enne Vasile Sebastian Grigore di Lanciano e il 24enne Eduard Grigore. Agli arresti domiciliari sono finiti un imprenditore bolognese che acquistava e rivendeva nel suo salone le auto, una donna di 42 anni che aveva il compito di custodire parte della refurtiva dei furti in casa e altri due presunti responsabili di nazionalità romena, di 31 e 22 anni.

Per mesi la banda ha messo sottosopra il territorio abruzzese rubando 40 auto, nelle abitazioni, e con attività di ricettazione ed estorsione, inclusa una tentata rapina a un tabaccaio lancianese con una pistola elettrica taser. L'indagine dei carabinieri, diretti dal capitano Massimo Capobianco, è partita lo scorso gennaio, dopo una serie interminabile serie di furti, specie di auto di ogni tipologia, avvenuti a Lanciano, Chieti, Ortona, Casoli, Foggia e L'Aquila.

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