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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Cerignola

Pretende il ricovero di un familiare, butta giù una porta e aggredisce oss

La denuncia dell'Unione Sindacale di Base: "Stanchi di parole vuote di solidarietà o di iniziative. E’ ora di affrontare seriamente la questione e prevedere un presidio di vigilanza H24 per tutto l'ospedale"

Operatore socio-sanitario aggredito all’ospedale ‘Tatarella’ di Cerignola. E’ quanto denuncia L’Usb – Unione Sindacale di Base, costretta a raccontare “qualcosa di già visto e già vissuto sulla pelle di quei lavoratori, che ogni giorno nonostante mille difficoltà, riescono a guadagnarsi con sacrificio e spirito di abnegazione, il rispetto di tutti i pazienti, che in primis si trovano ad affrontare dei momenti difficili della propria vita”, spiegano.

L’aggressione è l’ennesima registrata nel reparto di medicina d’urgenza del presidio ospedaliero ofantino. “Durante l’espletamento del servizio di turno notturno”, spiegano dal sindaco, “si è presentato con fare minaccioso e quasi tirando giù la porta d’ingresso a suon di pugni, un personaggio che pretendeva con insistenza il ricovero di un suo familiare”.

Il medico di turno che lo ha ricevuto non è riuscito ad impedirne l’ingresso. “Questa persona è riuscita a divincolarsi e ha aggredito gli operatori sanitari in servizio in quel momento. Per la precisione – aggiunge il sindacato - l’energumeno ha aggredito un operatore socio-sanitario in servizio, sferrandogli diversi pugni sotto gli occhi atterriti di pazienti e parenti presenti in quel momento”.

“Purtroppo la questione nasce dalla totale assenza di controllo e dalla massima libertà di circolazione da parte di persone non dipendenti della azienda sanitaria, sia nei reparti che nei parcheggi dei dipendenti”, denunciano da Usb. “E i risultanti sono anche i frequenti furti di auto accaduti, che abbiamo già precedentemente denunciato alla amministrazione. I lavoratori sono stanchi di parole vuote di solidarietà o di iniziative, volte alla sicurezza del personale e mai attuate. E’ ora di affrontare seriamente la questione e prevedere un presidio di vigilanza H24 per tutto il plesso ospedaliero”, concludono.

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