rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità

"Il teatro in streaming non funziona". La strada alternativa di Cicolella è 'Showtime': "Questo il momento più adatto"

Dal 20 gennaio, al via un progetto teatrale innovativo, che parte dalla fruizione digitale e ci porta dritti all'avvenimento dal vivo. Si parte con un prequel-pilota e una mini-serie in onda sul web, poi seguirà lo spettacolo dal vivo

I teatri sono ancora chiusi, ma gli artisti non hanno mai smesso di progettare e sono pronti a ripartire. Star fermi ha prodotto l’unico effetto di voler ritornare nei luoghi d’arte come prima, anzi più di prima, azzardando anche l’impossibile.

Ne è un esempio il nuovo progetto lanciato dall’attore foggiano Luca Cicolella e da Igor Chierici, attore genovese. Cicolella e Chierici sono oramai noti, principalmente a Genova, ma anche nel resto d’Italia, per i loro spettacoli innovativi e di successo. Tra i più importanti quelli che ogni anno popolano l’isola delle chiatte del Porto Antico di Genova durante il Sea Stories Festival come 'La leggenda di Moby Dick', 'Ulisse', 'La leggenda del pianista sull’oceano' e molti altri.

I due attori, ora, hanno un unico obiettivo: riavvicinare il pubblico al mondo del teatro in maniera graduale, iniziando a raccontare una storia ancora prima del ritorno tra le poltrone rosse. Come? Con Showtime, uno spettacolo innovativo in tutto, un progetto tripartito che parte dalla fruizione digitale e ci porta dritti all’avvenimento teatrale dal vivo.

Showtime è una tragedia moderna e, come in tutte le tragedie, l’antefatto è fondamentale. Si parte con un prequel- pilota e una mini-serie che andranno in onda sul web, poi ci sarà lo spettacolo dal vivo.

Il prequel sarà trasmesso in contemporanea live sui canali social di Comune di Genova e Regione Liguria ('Genova More Than This' il nome della pagina) Mentelocale.it e Porto Antico di Genova, oltre che sulla pagina di Sea Stories Festival. Mentelocale.it diventerà anche la piattaforma streaming su cui andrà in onda la seconda parte del progetto ovvero la mini-serie. Oltre 10.000 spettatori social, quindi, sono già pronti a conoscere una storia forte e bella.

“L'idea di questo progetto parte da molto lontano e prende il volo adesso perché riteniamo sia il momento più adatto", spiega Luca Cicolella. "Anche se i teatri sono chiusi il nostro compito di artisti e militanti della cultura non deve interrompersi, ma continuare a creare interrogandosi sul presente. Da sempre sono convinto che il nostro futuro stia nella riscoperta delle origini. Questa è una tragedia moderna, perché mette a confronto la nostra cultura con quella di una civiltà lontana come quella kosovaro-albanese legata alle antiche leggi del Kanun. Tutto questo in un'era moderna in cui i social diventano un'arma a doppio taglio e la vera violenza diventa quella di coinvolgere il pubblico nella storia, portare la tragedia al centro della città, sia virtuale che fisica”.

La trama, focalizzata su una storia di onore e vendetta scatenata da un mistero che nasconde differenze e radici culturali tanto profonde quanto paradossalmente simili tra loro, vede protagonisti due uomini, interpretati appunto da Luca Cicolella e Igor Chierici. Adrian è un giovane uomo albanese disposto a tutto per vendicare l’onore della sua famiglia attraverso la gjakmarrja, la vendetta di sangue prevista dal Kanun, antico codice di diritto consuetudinario ancora in uso in alcune zone del suo Paese. Suo fratello Arber è stato assassinato in Italia da Vittorio, facoltoso e noto imprenditore, che viene scagionato per legittima difesa: Arber era un ladro che si era introdotto nella sua proprietà, aggredendolo.

Adrian sostiene motivazioni differenti sull’accaduto e quindi sull’innocenza del fratello, vittima a suo dire di ingiustizie e razzismo da parte di Vittorio. Adrian rapisce Filippo, noto influencer e figlio di Vittorio, costringendolo a dire la verità e ammettere la colpevolezza del padre in diretta nazionale, prima di giustiziarlo per attuare la vendetta trasversale. Ma proprio mentre il crudo confronto si consuma davanti a migliaia di spettatori del web, Filippo, ormai alle corde, rivela ad Adrian la ancor più torbida e sconvolgente verità sull’accaduto, che cambierà ogni prospettiva.

“Allo stesso tempo bisogna avere rispetto per la sacralità del teatro e per il suo metodo di comunicazione -ha poi aggiunto Cicolella - Non vogliamo 'mischiare' le arti. Non crediamo nel 'teatro in streaming'. Non funziona e per fortuna non funzionerà mai. Il teatro si fa con la gente, e noi stiamo cercando il modo di riportarla nelle sale per raccontare una storia. Una storia che però ha un antefatto, che raccontiamo col mezzo cinematografico proprio perché è una cosa già successa. A teatro invece ci sarà l'accadimento in tempo reale, come è giusto e necessario che sia”. Il già attesissimo prequel di Showtime andrà in onda il 20 gennaio, alle ore21, rimarrà online e sarà possibile vederlo fino all’inizio della serie.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Il teatro in streaming non funziona". La strada alternativa di Cicolella è 'Showtime': "Questo il momento più adatto"

FoggiaToday è in caricamento