rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Gare d'appalto "manipolate" al Riuniti: processo entra nel vivo, ascoltati tre consulenti della Procura

Il processo riguarda le gare d'appalto bandite da Asl Foggia e dal Policlinico Riuniti per l'affidamento quadriennale del servizio di elisoccorso e per il trasporto d'organi. Delle otto persone rinviate a giudizio c'è anche l'ex direttore generale Vitangelo Dattoli

Il processo cominciato il 12 gennaio scorso a carico dell'ex direttore generale del Policlinico Riuniti, Vitangelo Dattoli, ieri mattina 7 dicembre è entrato nel vivo con l'ascolto di tre consulenti della Procura che avevano estrapolato i messaggi whatsapp dai telefoni cellulari, attestandone la veridicità, degli indagati di 'Icaro', per il quale oltre al manager barese della sanità sono stati rinviati a giudizio altre sette persone. L'udienza è stata aggiornata al prossimo 8 febbraio quando verrà sentito il maresciallo della Guardia di Finanza che ha eseguito le indagini. 

Un dipendente del Policlinico Riuniti, lo ricordiamo, aveva scelto il rito abbreviato ed era stato condannato a sei mesi.  Il processo riguarda le gare d'appalto bandite da Asl Foggia e dal Policlinico Riuniti per l'affidamento quadriennale del servizio di elisoccorso e per il trasporto d'organi.

Sei degli indagati il 13 dicembre 2021, erano finiti agli arresti domiciliari, tra cui Dattoli, la dirigente Asl Foggia o orsarese ma residente in città, il medico in pensione di Foggia, Antonio Apicella, gli imprenditori Roberto Pucillo e sua figlia Roberta Valentina - rispettivamente amministratore unico e procuratore di Alidaunia - e il dirigente del policlinico Riuniti, Costantino Quartucci. Tra gli imputati ci sono anche un funzionario e un avvocato.

Il provvedimento cautelare si fondava su un compendio gravemente indiziario a carico dei soggetti indagati, a vario titolo e in concorso tra loro, per i reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, che sarebbero stati commessi a Foggia nel periodo 2019-2020.

Le indagini avevano consentito di svelare la presunta “manipolazione” di due gare di appalto, ovvero l’affidamento del servizio di elisoccorso ordinario, per un impegno di spesa pari a 36.6 milioni di euro per il primo quinquennio e 29,8 milioni per l’eventuale proroga contrattuale opzionale (leggi qui tutti i dettagli) e l’affidamento del servizio di trasporto aereo di organi e di equipe medica per attività di prelievo e trapianto organi, per un impegno di spesa pari a € 2.642.494 per il primo quadriennio, estendibile - in caso di proroga - fino a € 4.622.494 (leggi qui le carte dell'inchiesta).

Al centro dell'inchiesta era finita Alidaunia. Secondo l'accusa, i vertici e i rappresentanti ufficiali degli enti pubblici committenti avrebbero creato con i referenti di della s.r.l. foggiana attiva nel settore del trasporto aereo una “corsia parallela riservata” volta a rendere quest’ultima la società “predestinata” ad aggiudicarsi le gare, all’insaputa dei suoi futuri o attuali concorrenti.

Corsia, questa, costellata di discovery indebite, di raccolta e recepimento di bozze di capitolati o di controdeduzioni agli argomenti degli ignari competitor, nonché di suggerimenti alle stazioni appaltanti volti, in un primo momento, a pilotare la composizione delle commissioni di gara e, successivamente, a condizionare l’operato dei commissari. Con ciò suggellando un’alleanza “contro natura”, la quale - pur non sfociando in una decisione favorevole ai “predestinati” - avrebbe, comunque, minato alle fondamenta e alterato l’intero corso delle gare “attenzionate”. 

La linea difensiva di Antonio La Scala, l'avvocato di Vitangelo Dattoli, ora in servizio all'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, è che il manager della sanità abbia agito nella perfetta correttezza e rispetto delle norme procedurali. Si fonda in buona sostanza sul fatto che la gara dell'elisoccorso fosse stata rigettata e che Alidaunia avesse perso il ricorso al Tar e al Consiglio di Stato. Da qui la tesi difensiva secondo la quale Dattoli non avrebbe favorito Pucillo. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia del 18 dicembre 2021, Dattoli aveva chiarito la sua posizione, ritenendosi estraneo ai fatti a lui contestati. 

Nel procedimento il Policlinico Riuniti di Foggia, nella persona del direttore generale Giuseppe Pasqualone, si è costituito parte civile. "Atto dovuto" la motivazione. 

I dettagli dell'inchiesta Icaro

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gare d'appalto "manipolate" al Riuniti: processo entra nel vivo, ascoltati tre consulenti della Procura

FoggiaToday è in caricamento