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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Spari in via Occidentale: reato derubricato, Insalata condannato a 3 anni per lesioni gravi. "Profonda amarezza"

Il legale dei fratelli Calabrese, avv. Vincenzo Paglia: "Restiamo perplessi di come un episodio così grave sia stato ridimensionato ad un fatto di lieve entità. Depositerò una memoria difensiva con la richiesta di appellare la sentenza"

E' stato condannato a 3 anni di reclusione, per il reato di lesioni gravi, il 78enne foggiano Benito Insalata, arrestato per il  duplice tentato omicidio dei fratelli Antonio e Vito Calabrese, feriti a colpi di pistola, lo scorso 14 maggio, in via Occidentale, a Foggia.

E' quanto deciso questo mattina, dal giudice Armando dello Iacovo, al termine del procedimento con rito abbreviato. Le accuse a carico dell'uomo sono state derubricate da duplice tentato omicidio a lesioni gravi poichè le ferite provocate con una pistola calibro 7.65 non hanno comportato limitazioni a organi vitali. 

"Accogliamo la sentenza con profonda amarezza", spiega a FoggiaToday il legale dei fratelli Calabrese, l'avvocato Vincenzo Paglia (nella foto in basso)"Restiamo perplessi di come un episodio così grave sia stato ridimensionato ad un fatto di lieve entità". La motivazione della sentenza verrà depositata entro 90 giovani. Non si esclude che alla base della decisione vi sia l'esito delle perizie balistiche che hanno stabilito che il proiettile che avrebbe potuto causare l'evento morte (quello che ha colpito uno dei due uomini al volto) fosse stato in realtà deviato da un corpo esterno (nella fattispecie, un tavolino).

"E' una motivazione in forte contrasto anche con le considerazioni della Procura della Repubblica che aveva chiesto una pena a 15 anni. Pertanto - continua il legale - depositerò una memoria difensiva con la richiesta di poter appellare nel più breve tempo possibile la sentenza perchè non rispecchia nè l'entità, nè la gravità dei fatti, che non possono, a mio avviso, essere ridimensionati a semplici lesioni". L'anziano è attualmente ai domiciliari ma, non si esclude, possa essere rimesso in libertà essendo venute meno le esigenze cautelari giustificate dal più grave reato, ora derubricato.

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L'episodio, lo ricordiamo, avvenne al culmine di un litigio: il 78enne esplose cinque colpi con una calibro 7,65 contro i due fratelli ferendo Vito a una gamba e Antonio al volto e al femore. Tra i tre c'erano già state alcune discussioni in passato, come accertato dalle indagini degli agenti di polizia, e nei giorni precedenti al ferimento avevano litigato per questioni legate al passeggio nella zona dove le due vittime erano solite trattenersi.

Subito dopo il fatto, l'anziano si presentò in questura ammettendo le proprie responsabilità. Venne arrestato e condotto in carcere, ma poi rimesso in libertà pochi giorni dopo, dal Riesame, che annullò l'ordinanza del gip del tribunale di Foggia. Una parentesì di libertà che durò una manciata di giorni: il 25 giugno, infatti, l'uomo fu nuovamente arrestato dagli uomini della squadra mobile di Foggia, su una nuova ordinanza che meglio esplicitava le esigenze cautelari. Successivamente, il tribunale della libertà di Bari ha concesso la misura degli arresti domiciliari per Insalata, sia in virtù dell'età avanzata del soggetto che delle esigenze cautelari attenuate. 

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