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Pericolo tracina in mare: aculei velenosi nelle pinne dorsali, cosa fare in caso di puntura

Una prima azione da mettere in atto è immergere la zona interessata in acqua calda o coprirla con sabbia calda

La tracina è un piccolo pesce che misura dai 10 cm ai 15 centimetri, si mimetizza nel fondale lasciando la testa fuori, dove sono visibili i suoi due occhi tondi. Se calpestata, utilizza le pinne dorsali contenenti gli aculei velenosi. La puntura si verifica quando il sub tocca il fondale non vedendo il pesce o il pescatore quando maneggia questo animale; vi sono stati anche dei casi in cui ad essere coinvolti erano bagnanti che passeggiavano in acqua vicino la riva.

Il veleno

La tracina presenta taglienti robuste spine dorsali opercolate che sono in grado di penetrare uno stivale di pelle. Il veleno, come per lo scorfano, è contenuto nel tessuto ghiandolare che circonda le spine racchiuse da una sottile guaina.

È formato da alcuni peptidi, proteine ad alto peso molecolare, mucopolisaccaridi, serotonina, epinefrina, norepinefrina, istamina, dopamina ed altre tossine di origine proteica, tra le quali spicca la dragotossina, che ha una marcata azione emolitica e depolarizzante di membrana.

Cosa fare

Le proteine tossiche di queste di queste due specie sono termolabili. Una prima azione da mettere in atto è immergere la zona interessata in acqua calda o coprirla con sabbia calda. Se il paziente non mostra segni di miglioramento somministrare analgesici.

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