"Mi avete dato coraggio e speranza". Paziente Covid ringrazia i medici che lo hanno salvato: "Ho avuto fame d'aria, credevo di morire"
"Mi hanno salvato, mi hanno ridato la speranza. A loro va il mio grazie". Sono queste le parole che un paziente Covid, ricoverato nel reparto di Gastroenterologia Covid del Policlinico Riuniti di Foggia, indirizza ai medici e operatori sanitari che si sono presi cura di lui, durante il ricovero.
"Il 6 aprile sono risultato positivo al tampone. Il decorso doveva era normale come doveva essere ma il 12 aprile la situazione precipitata: sono stato male, avevo 'sete' ma di ossigeno. Avete mai provato la sensazione di soffocare?", chiede. "Quella che ti fa mancare la vita, quella che ti fa sentire che da un momento all'altro devi andare via".
"Sono riuscito ad arrivare in Pronto Soccorso Covid, sono stato accolto da ragazzi a cui riuscivo a stento di vedere gli occhi, ma nel loro sguardo ho letto i loro pensieri: lo riusciamo a salvare? Sono stato coccolato, istruito, consigliato ed aiutato in tutto quello che dovevo fare. E' vero che per il loro lavoro sono pagati, è verso che lo hanno scelto. Ma tutte le volte che venivano a fare un emogas io decifravo sempre nei loro occhi lo sgomento, perché sapevano che mi avrebbero fatto provare del dolore".
"Qualche giorno fa sono stato dimesso, ora sto bene anche grazie a loro. Ogni consiglio l'ho sfruttato al massimo. Ora devo ringraziare tutti loro: mi hanno dato la speranza. Quindi grazie a tutti voi: siete stati immensi, mi avete tenuto ben stretto a voi e mi avete permesso di ritornare dai miei cari", conclude.