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VIDEO | Il terribile incidente, la paralisi degli arti inferiori e poi la voglia di non mollare

Una passeggiata sui sampietrini del centro storico di Foggia. I suoi passi cadenzati, sostenuti dall’esoscheletro robotizzato Ekso. Non sono servite parole ad un 38enne di Porto Cesareo per lanciare il messaggio più forte e crudo in tema di sicurezza stradale: un incidente può ridurti così. E così ieri si è presentato a Piazzetta Village. Ed ha colpito tutti.

Il paziente della Fondazione Centri Padre Pio Onlus di San Giovanni Rotondo ha subito una paralisi degli arti inferiori per un trauma del midollo spinale dopo un incidente. La maledetta traiettoria di un’auto, il 13 novembre 2016, è stata fatale. La sua vita felice di cameriere è cambiata in un attimo. Da allora, però, non ha mai mollato. La determinazione sta portando importanti risultati nel processo riabilitativo. Il sogno, ora, è quello di poter restare in piedi seppur con l’ausilio di stampelle.

Nello stand dedicato alla Fondazione sono state spiegate - a giovani e meno giovani - le conseguenze di un incidente stradale: dal primo intervento fino al ricovero nelle strutture ospedaliere e, successivamente, la riabilitazione in centri specializzati per non perdere la speranza, con l’obiettivo di limitare il più possibile i danni per restituire una certa autonomia, anche alternativa. Per queste ragioni è stato presentato Ekso, le cui origini d’impiego sono di tipo militare, oggi strumento di speranza. “Aiutateci a ridurre le nostre liste d’attesa” lo slogan che campeggiava ieri, una esortazione a fare attenzione, a bere responsabilmente, ad avere cura della propria vita.

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