Disturbi dell'udito, allarme tra gli adolescenti: "Avremo 30enni con grossi problemi"

Il punto del dott. Lucio Vigliaroli, otorinolaringoiatra responsabile dell'unità di Trattamento della Sordità Profonda a 'Casa Sollievo della Sofferenza', nella Giornata mondiale dell'udito che ricorre oggi, 3 marzo

Maria Grazia Frisaldi 03 marzo 2023 18:06

Casa Sollievo della Sofferenza accende i riflettori sui disturbi dell’udito, con particolare attenzione per gli adolescenti, tra i principali utilizzatori di device specifici, quali cuffie e auricolari.

Lo fa oggi, venerdì 3 marzo, mentre ricorre la Giornata Mondiale dell'Udito, insieme ad una serie di iniziative orientate a sensibilizzare la cura dell'orecchio e dell'udito nell'ambito delle cure primarie, così come predisposto, sul territorio nazionale, dalla Società italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia cervico-facciale in collaborazione della Società italiana di audiologia e foniatria e di associazioni di pazienti e parenti di audiolesi.

Per tutta la giornata di oggi, è stato possibile accedere liberamente a visite gratuite presso il Poliambulatorio Giovanni Paolo II (ambulatorio di Audiologia) e presso la Casa Sollievo della Sofferenza (reparto Chirurgia Maxillo Facciale). Dopo una prima intervista anamnestica, gli specialisti hanno eseguito, per chi ne ha fatto richiesta, una visita dell'apparato uditivo, uno screening esaminativo dell'udito eseguito dai tecnici audiometristi con relativa diagnostica e informativa sanitaria.

"Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità - afferma Lucio Vigliaroli, otorinolaringoiatra responsabile dell'unità di Trattamento della Sordità Profonda di Casa Sollievo della Sofferenza - oltre un miliardo di giovani adulti rischiano di sviluppare una perdita di udito a causa di un utilizzo errato di cuffiette per ascoltare musica o esponendosi a livelli sonori potenzialmente dannosi (locali notturni, concerti, eventi sportivi). Un trend mondiale che vede oggi 1 adolescente su 5 con problemi di udito e un aumento di casi del 30% negli ultimi quindici anni. È bene sapere però che oltre il 60% dei problemi di udito può essere identificato e affrontato immediatamente a livello delle cure primarie”, spiega. "Viviamo in una società dominata dal rumore", aggiunge sottolineando il rischio concreto di trovarci presto dinanzi ad una generazione di 30enni con gravi disturbi dell'apparato uditivo.