Nel Foggiano una nuova Rems per l'assistenza ai pazienti psichiatrici autori di reato
La nuova Rems (seppur provvisoria), di 20 posti letto, sarà gestita dal Consorzio Metropolis, aggiudicatario del bando dell'Asl per la realizzazione della Comutà riabilitativa assistenziale psichiatrica potenziata sotto il profilo assistenziale (Crap)
Sono passati 45 anni dalla promulgazione della legge 180/78, nota anche come legge Basaglia, che dispose la chiusura dei manicomi. Alla legge seguì lo sviluppo di strutture appropriate che potessero rispondere ai bisogni di cura dei pazienti psichiatrici autori di reato, riuscendo a garantire contestualmente sicurezza e tutela della collettività.
Si tratta delle Rems (residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza), che hanno soddisfatto i bisogniimpellenti di adeguare il trattamento dei pazienti, migliorando l'organizzazione e la gestione del sistema giudiziario rivolto a persone con patologie psichiatriche che hanno commesso un reato. In Puglia sono due le Rems. A queste se ne aggiungerà una terza, a Manfredonia, che sarà inaugurata in frazione Ruggiano il prossimo 16 novembre.
La nuova Rems (seppur provvisoria), di 20 posti letto, sarà gestita dal Consorzio Metropolis, aggiudicatario del bando dell'Asl per la realizzazione della Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica potenziata sotto il profilo assistenziale (Crap).
"Partendo dall'esperienza delle Rems di Carovigno e Spinazzola, quella di Ruggiano contribuirà a rispondere a questo bisogno emergente di permettere a persone che, avendo raggiunto il limite della pena comminata impropriamente si trovano in regime detentivo, di avviarsi a percorsi di cura e riabilitazione", spiega Luigi Paparella, presidente del Consorzio Metropolis.
"Metropolis metterà in campo, con la propria esperienza, un modello innovativo di gestione basato su pratiche di evidenza medica (Bem) e protocolli di collaborazione con l'Università, che permetterà di applicare protocolli scientifici di medicina forense. L'innovatività della struttura è altresì rappresentata dal modello di gestione pubblic/privato che vedrà una forte integrazione tra la Direzione Sanitaria che, come per le altre Rems, è affidata alla Asl di riferimento, e il privato (il Consorzio) che garantirà la presenza di personale", ha concluso.
