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Elezioni Politiche 2022

Sei foggiani pronti a rappresentare la Capitanata a Roma. In trepidante attesa Piemontese e Lovecchio

Complicati i calcoli in applicazione del metodo proporzionale. Candidati nei collegi plurinominali ancora sulla graticola

Potrebbe ricostituirsi al completo la pattuglia dei parlamentari foggiani M5S nell’ultimissima versione assottigliata dalle più o meno recenti fuoriuscite. Marco Pellegrini era stato l’ultimo senatore ad uscire dal palazzo il 20 settembre scorso, a fine legislatura, ma per lui l’esperienza in Parlamento continua nell’altro ramo. Si è rivelata vincente la scelta di optare, questa volta, per la Camera. Rimasto fuori dal listino bloccato all’esito delle Parlamentarie nonostante i 250 voti, piazzato nel collegio uninominale di Foggia, ha vinto con 57.933 voti (41,33%) e ha fatto le scarpe alla candidata del centrodestra, espressione di Fratelli d’Italia, Eugenia Roccella, con uno scarto di 9114 preferenze. Un trionfo nell’Italia dei collegi che si colorano di un azzurro predominante.  

Scatta il seggio di Carla Giuliano, seconda nel listino bloccato dopo Giuseppe Conte. Il leader M5S, candidato nei collegi plurinominali in Lombardia, Sicilia e Campania, non risulterà eletto in Puglia ma, con tutta probabilità, nel collegio Lombardia 1 di Milano, e farà scorrere la lista. L’avvocato di San Severo resta a Montecitorio per il secondo mandato.

Ancora sulla graticola l’altro deputato uscente, il foggiano Giorgio Lovecchio, terzo nel listino. Al calcolo dei resti potrebbe avere la meglio sulla seconda nel collegio di Lecce e Brindisi, ma è ancora tutto da vedere. Dopo un testa a testa al cardiopalma che le aveva fatto pregustare la vittoria, per poi perdere di misura nel collegio uninominale, sembra fatta al proporzionale per la senatrice Gisella Naturale. Il capolista Mario Turco dovrebbe scattare, infatti, in Basilicata.

Beffa per Marialuisa Faro, passata solo il 21 giugno nel gruppo di Luigi Di Maio, Impegno Civico. Probabilmente, se fosse rimasta nel Movimento, avrebbe superato senza problemi lo scoglio delle Parlamentarie e avrebbe potuto tentare il bis, di nuovo col vento in poppa. Ma con i se e i ma, si sa, non si fa la storia.

Anna Maria Fallucchi, candidata del centrodestra su indicazione di Fratelli d’Italia (in quota Raffaele Fitto), centra l’obiettivo al secondo colpo, questa volta decisamente più ambizioso dopo le Regionali 2020, primo approccio con una competizione elettorale. Si è risvegliata senatrice, con 95.713 voti nel collegio uninominale di Foggia, tallonata per tutta la notte dalla pentastellata Gisella Naturale. Con lei San Nicandro Garganico, come ha osservato il sindaco Matteo Vocale, dopo trent’anni esatti torna a Palazzo Mandama. Gli ultimi senatori furono, nella X legislatura, Peppino Iannone e Severino Fallucchi, suo zio. “Per il ‘partito sannicandrese’ – ha scritto il primo cittadino – è sicuramente motivo di gioia e orgoglio e di grandi aspettative”.

Entra alla Camera senza difficoltà anche il capolista di Fratelli d’Italia, il foggiano Giandonato La Salandra. Il manfredoniano Giandiego Gatta trascina Forza Italia in provincia di Foggia e con 49.799 voti è deputato. Lascia il posto in Consiglio regionale a Napoleone Cera. Alla vigilia, si presagiva un braccio di ferro con il vice presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, ma è arrivato solo terzo dopo il candidato del Partito Gay Fabrizio Marrazzo, trainato dal Movimento di Conte, che ha totalizzato la bellezza di 42.243 pur essendo un volto nuovo catapultato in un’altra provincia.

Aspetta il conteggio a livello nazionale anche il Dem Raffaele Piemontese, che ha preso con filosofia la ‘scoppola’ presa dal Partito Democratico dal livello nazionale in giù. “Avevamo il polso della situazione, sapevamo che c’era un consenso che andava verso la figura di Giuseppe Conte. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di tenere un fronte che era complicato” , ha detto a caldo.

Secondo i calcoli degli esperti, non ci sarebbe niente da fare per Joseph Splendido della Lega. Per la cronaca, la capolista Vannia Gava, come da copione, è stata eletta nel collegio uninominale di Pordenone. Resta fuori il deputato uscente di Coraggio Italia, nella lista ‘Noi Moderati’, Antonio Tasso. Nel Terzo Polo non ce la fa nemmeno la capolista al Senato in Puglia Teresa Bellanova. Dopo di lei c’era il deputato uscente Nunzio Angiola, che ha forgiato il partito di Carlo Calenda in provincia di Foggia. Anche per lui l’esperienza parlamentare finisce qui.

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