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Martedì, 30 Aprile 2024
Comunali Foggia 2023

Beffa Psi: socialista a caccia dell'elezione, entra in Consiglio comunale ma con un altro simbolo

Eletto Mino Di Chiara che aveva rassegnato le dimissioni da segretario cittadino un mese fa

“Spero di riuscire a portare un socialista in Consiglio comunale”. Così parlò Giulio Scapato, uno dei ‘reduci e combattenti’ del Psi foggiano, orgogliosamente tornato sulla scheda con il suo garofano. Sono le ultime parole famose dell'avvocato, ai microfoni di FoggiaToday, prima della fine dello scrutinio.   

Ironia della sorte, un socialista, segretario cittadino del partito solo fino a un mese fa, metterà piede in quell’aula, ma è stato eletto nella lista 'Tempi nuovi' per Foggia. È Mino Di Chiara, che il 19 settembre scorso aveva rassegnato le dimissioni, forse anche un po’ controvoglia, perché avrebbe volentieri atteso la fine della campagna elettorale per aprire una riflessione.

Se l’è dovuta vedere solo. Ha scritto ai colleghi Federcacciatori (anche a qualcuno che non c’è più), inviando una lettera a mezzo posta con i santini e un facsimile in ticket con Carmela Russo (prima dei non eletti), come si faceva una volta. “Sono certo di un vostro concreto aiuto per raggiungere questo mio obiettivo che mi vedrà come possibile vostro referente per il mondo della caccia a livello comunale”, si leggeva nella missiva.

Il suo comitato elettorale era stato allestito proprio nella sede comunale Federcaccia di cui è dirigente provinciale. Lui, peraltro, è amministratore del gruppo social ‘Cacciatori e cinofili di Capitanata’. Il suo elettorato, prevalentemente, coltiva la stessa passione cinofila e venatoria e il simbolo dei Verdi racchiuso nella lista Riscossa Civile insieme a Psi e Senso Civico avrebbe certamente generato qualche imbarazzo.

Poi, per quanto avesse preso sportivamente la candidatura del coordinatore della segreteria nazionale Luigi Iorio, collaboratore di studio di Giulio Scapato che lo ha fortemente sostenuto, forse, in cuor suo, ha pensato pure di non avere troppe chance in quella lista, e così ha salutato i compagni e ha preferito la riserva socialista di Tempi Nuovi, che aveva già arruolato anche Pino Lonigro.

Salvo ripensamenti, i socialisti dovranno eleggere un nuovo segretario cittadino e il gruppo è ridotto ai minimi termini, altrimenti non avrebbe aggregato altre due forze per costruire una lista. 

Quella di Mino Di Chiara è comunque una parabola a lieto fine. Nel 2014 correva con il simbolo del Psi. Arrivò terzo con 503 voti dopo Saverio Cassitti, unico eletto, e Francesco Paolo de Vito. Il suo seggio sarebbe scattato solo in caso di vittoria del centrosinistra. Nel 2019 prese 574 voti e si piazzò quinto nella lista 'La città dei diritti': i due seggi andarono a Giulio Scapato e Anna Rita Palmieri.

Dopo due delusioni, la rivincita del suo orgoglio socialista, come recitava lo slogan di quasi 10 anni fa: è stato eletto con 648 voti. Luigi Iorio, invece, si è fermato a 346. L’operazione travaso non è riuscita se per due elezioni l’avvocato Scapato ha viaggiato oltre le 900 preferenze. Riscossa Civile è rimasta senza seggio con il 2,07% (complessivamente 1.386 preferenze). Una doppia beffa per il Partito Socialista. 

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