Gene Gnocchi al Teatro Umberto Giordano in uno 'Sconcerto Rock'
Due percorsi paralleli nella vita e nella carriera del popolare attore, comico, cabarettista e musicista, che mercoledì 25 febbraio porterà sul palcoscenico del Teatro Umberto Giordano di Foggia un suo spettacolo, esilarante parodia dei concerti rock della grandi star internazionali. Un mondo rutilante e frenetico, popolato da personaggi decisamente fuori le righe e volutamente provocatori, oggetto di idolatria sfrenata da parte di milioni di fan adoranti, che, tuttavia, presta ampiamente il fianco alla satira più impietosa e corrosiva.
Come quella che l’attore emiliano riesce a sintetizzare da par suo in questo spettacolo, una sorta di bignami che riporta tic, vezzi e malvezzi, paradossi e contraddizioni di personaggi del rock al centro dell’attenzione generale, visti con quella particolare lente deformante della caricatura e dello sberleffo. Un mondo, quello della musica rock, scelto non a caso da Gnocchi, che conosce ed apprezza da sempre, da suo grande appassionato, tanto da non disdegnare incursioni musicali (gli piace anche suonare, infatti), ma che, allo stesso tempo, sa prendere in giro, come capita spesso con le cose che si amano di più. I suoi modelli: Rolling Stones e Prince fra tutti.
Spettacolo con la band e due attori, un concerto suonato dal vivo, con musicisti autentici, degli attori e un cantante nonché intrattenitore del calibro di Gene Gnocchi, capace di vestire i panni di una rock star con i suoi ammiccamenti sessuali (ormai d’obbligo), le canzoni dedicate, il delirio dei fan. Lo spettacolo è portato in tour da un pezzo ed è un contenitore perfetto – secondo Gnocchi – che si presta a sperimentare cose nuove. L’attore impersona ancora una volta il personaggio di "The Legend", che dovrebbe, nelle sue intenzioni, dare vita ad un nuovo grande concerto celebrativo.
La celebrazione però si trasforma ben presto in un autentico calvario: problemi audio, insubordinazione dei musicisti, giornalisti della stampa estera che lo mettono alla berlina, il traduttore che lo ridicolizza e il pubblico che gli contesta apertamente le scelte artistiche (con una comparsa mischiata dall’inizio tra il pubblico). Inevitabilmente, la rock star si trova nella difficile situazione di arginare un disastro, che è poi il disastro della sua condizione, quella di un principiante senza arte né parte, che piega truffaldinamente la sua arte nell’uso del momento.