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A Cerignola la IX edizione del premio ‘Zingarelli’: ecco i vincitori

Per la sezione Poesia inedita è stato premiato Vito Massimo Massa con "Scenderà sera sopra Gaza". Maria Fedele con "Sputa in cielo" (Il Ciliegio edizioni) si è aggiudicata il premio per la sezione Narrativa

Si è svolta sabato 6 maggio a Cerignola la IX edizione del Premio Letterario Nazionale “Nicola Zingarelli” organizzato dall’Associazione Culturale “LiberaMente” - Circolo di Cerignola, con il patrocinio del Comune di Cerignola e dell'assessorato regionale all'Industria turistica e culturale, la collaborazione dell’Associazione Culturale Motus e del C.U.T. (Centro Universitario Teatrale).

Durante la sessione serale del Premio svoltasi al Teatro “S. Mercadante”, apertasi con l’esibizione del coro dell’Oratorio ANSPI di Orta Nova diretto dal M° Nunzio Balestrieri, i conduttori Mariangela Mariani e Pierfrancesco Ciccone hanno svelato i nomi dei vincitori delle diverse categorie. 

Per la sezione Poesia inedita è stato premiato Vito Massimo Massa con “Scenderà sera sopra Gaza”. La giuria, composta da venti elementi (tra cui anche i vincitori delle precedenti edizioni del Premio), ha così motivato la scelta: “l’autore intesse in versi un serto ai caduti che lascia una landa luttuosa, pietrosa, lacerata e scevra di vita”. Rispettivamente al secondo e al terzo posto Giuseppina Romanello con “Cercami” e Santi Cardella con “L’accordo”.

Maria Fedele con “Sputa in cielo” (Il Ciliegio edizioni) si è aggiudicata il premio per la sezione Narrativa edita con la seguente motivazione: “romanzo di formazione che narra, in modo avvincente, un pezzo di storia del Meridione d’Italia con tradizioni e pregiudizi. Stile semplice, scorrevole e raffinato il linguaggio, ricco di dialoghi ben costruiti”. Secondo classificato Marco Braico con “La festa dei limoni” (PIEMME edizioni), seguito da Anna Paola Prestia con “Stelle in silenzio” (Europa edizioni). Il “Premio speciale della Giuria” è andato a Chiara Curione con “Il tramonto delle aquile” (EEE).

La IX edizione è stata dedicata al regista teatrale Nucci Ladogana - nativo di Cerignola, fino al 2000 direttore artistico e organizzatore del Teatro Pubblico Pugliese – perché il “Premio Zingarelli” si è arricchito della sezione composizione teatrale. Ad aggiudicarsi il primo posto in questa nuova categoria è stato Antonio Giordano con “Felicetta”, seguito da Daniela Musini con “Maria Callas la divina” e Massimiliano Scrocchia con “Bianco come il nero”.

Infine c’è stata l’assegnazione del Premio Speciale “Non omnia possumus omnes” conferito a cinque personaggi, di cui tre nati a Cerignola, che si sono affermati nel mondo attraverso l’arte. Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca e professore ordinario di Storia della lingua italiana e Linguistica italiana; Cristina Bowerman, chef nota a livello internazionale, docente di corsi professionali di ristorazione e scrittrice; Irene Russolillo, danzatrice, performer-attrice e coreografa di danza contemporanea, vincitrice di numerosi premi; Vincenzo Di Donato, tenore diplomato in organo, musica corale e canto, esperto di musica rinascimentale; S.E. Mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI. Alcuni di loro si sono esibiti durante la serata, regalando al pubblico momenti di grande emozione, mentre S.E. Mons. Nunzio Galantino, assente per impegni inderogabili, ha inviato un video per i ringraziamenti che ha stupito il pubblico grazie all’apparizione a sorpresa di Lino Banfi. 

Nel corso della cerimonia sono state premiate anche le poesie degli alunni delle Scuole Primarie e Secondarie. A ricevere il vocabolario della lingua italiana “Lo Zingarelli 2017” offerto dalla casa editrice Zanichelli sono stati Federica Macchia, 5^C del 2° Circolo Marconi di Cerignola, con la poesia “Come una foglia”; Giorgia Arbore, 3^H della Scuola media Padre Pio di Cerignola, con la poesia “Pensieri”
e Vincenza Capolongo, 3^B della Scuola media A. Moro di Stornarella, con la poesia “Io… nessuno nella Shoah”.

Inoltre, in occasione del “Premio Zingarelli” nel foyer del Teatro “Mercadante” è stata scoperta la targa dedicata a Terenzio, deliberata dal direttivo de “La Cicogna” – Cerignolani in Roma. La giornata del 6 maggio ha visto anche una sessione mattutina, svoltasi nella sala consiliare del Comune di Cerignola, a cui hanno preso parte gli studenti e i giornalisti che hanno potuto ammirare una copia originale del 1922 del Vocabolario con tanto di firma autografa di Nicola Zingarelli.

A dare il benvenuto è stato il presidente del Premio Zingarelli Antonio Daddario, entusiasta di questa edizione che a livello di partecipazione ha registrato un incremento del 300 per cento. “La città sta vivendo un fermento culturale, grazie a progetti e ad associazioni che favoriscono il risveglio della cultura”, ha ribadito Daddario, che ha aggiunto: “questo è lievito per il nostro impegno  e ci fa sperare bene per il futuro della città e del Premio”.

“Un Premio che fa da trait d’union tra passato, presente e futuro, perché personaggi illustri come Zingarelli, che hanno vissuto nella nostra città, guardato lo stesso cielo e gli stessi monumenti che ancora oggi noi ammiriamo, hanno dato vita a qualcosa di profetico”, ha sottolineato l’assessore alla Cultura Raffaella Rosaria Petruzzelli, portando anche i saluti del Sindaco Francesco Metta.

Dopo gli interventi di Mons. Giacomo Cirulli, vicario del Vescovo della Diocesi Cerignola Ascoli Satriano S.E. Mons. Luigi Renna, e del presidente dell’associazione Liberamente Andrea Gisoldi - che ha fatto un appello alla Regione Puglia e al Comune affinché diano maggiore sostegno ad un Premio di caratura nazionale qual è lo Zingarelli -si è entrati nel vivo della fase dedicata alla formazione culturale e letteraria con tre relatori d’eccezione.

Tommy Dibari, scrittore e formatore, docente di Scrittura creativa al CIASU di Bari, nonché direttore artistico del Premio, ha parlato de “La scrittura creativa”, invogliando soprattutto i giovani presenti in sala a praticare la scrittura e a seguire le passioni, quelle che davvero ci fanno palpitare. Dibari ha anche sottolineato l’importanza di introdurre la creatività nelle scuole, di insegnare ad utilizzare il corpo e attraverso questo scrivere.

Dalla scrittura creativa si è passati a quella giornalistica con Natale Labia, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, che ha sottolineato l’evoluzione del linguaggio con l’avvicendarsi dei diversi e nuovi mezzi di comunicazione, dalla radio ai social, passando per la televisione. Infine Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca e professore ordinario di Storia della lingua italiana e Linguistica italiana -che è anche tra i premiati “Non omnia possumus omnes” di questa IX edizione - ha tenuto una lectio magistralis su “Il fascino del vocabolario e il tesoro della lingua” evidenziando il rapporto tra lingua e vocabolario, strumento ricchissimo perché, ha dichiarato Marazzini“ non contiene solo le parole ma anche il modo in cui si scrivono e si pronunciano, l’indicazione grammaticale, l’etimologia e tanto altro. I vocabolari sono strumenti di lunga durata, che danno lustro agli autori per molto tempo”.

Nel pomeriggio del 6 maggio si sono registrate molte presenze anche al Polo Museale di Cerignola, grazie alle visite guidate a cura del presidente della Pro Loco Antonio Galli.

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