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In 200 per il romanzo della Irmici, Miranda: "Cultura come volano per la terra di Capitanata"

Luigi Miranda, presidente dell'associazione culturale Agorà: "E' necessario rivalutare la cultura per lo sviluppo del territorio e per la creazione di posti di lavoro!"

Si è tenuto ieri, in una gremita Sala Rosa del Palazzetto dell'Arte di Via Galliani, un interessante incontro di presentazione del romanzo di Giovanna Irmici 'La bellezza del bruco', un lavoro di 300 pagine, edito da Il Castello Edizioni, in cui si riconosce gran parte della personalità dell'autrice, la Irmici gioca infatti molto con se stessa e con il lettore, fino a trasfigurare se stessa.

Ad organizzare e promuovere l'incontro è stata l'Associazione Culturale Agorà, presieduta dall'avvocato Luigi Miranda, che ha detto: "La città di Foggia sta vivendo un momento drammatico, con una qualità della vita per molti tratti assente, nella quale la cultura non fa eccezione in quanto a negatività! Da troppi anni i teatri cittadini, il Giordano e il Mediterraneo, sono chiusi e sono anche purtroppo oggetto di atti vandalici, i musei sono insufficienti ad accogliere ciò che i tanti siti storici e archeologici della provincia potrebbero offrire.

In questi ultimi anni la cultura è stata interpretata come un ammennicolo, come qualcosa di non necessario anche dal punto di vista occupazionale - ha continuato Miranda - nonostante la nostra città abbia dato i natali a personaggi celebri come Salandra, Menichella, Soccio e Giordano, e avrebbe potuto fare di questo una risorse per proporre manifestazioni culturali che avrebbero attratto visitatori ed esperti del settore! La cultura è sinonimo di business e sviluppo ovunque tranne qui, ma non è ancora troppo tardi, si può partire da oggi per ribaltare questo ragionamento, individuando ciò che ancora non è stato fatto, e attivandosi ognuno nel proprio ambito per migliorare la nostra città. Questo è quello che l'Associazione Agorà si è da sempre proposta di fare e continuerà ad assumersi questo impegno, solo così potremo fare vedere a tutti che Foggia è degna erede di Federico II e vuole sfruttare la cultura per un giusto sviluppo della città!".

Moderatore dell'incontro è stato il giornalista Micky De Finis che ha passato quindi la parola alla Vice Presidente di Agorà Flora Bozza, che ha analizzato il romanzo dal punto di vista del lessico e dei contenuti spiegando, agli oltre 200 cittadini intervenuti, ciò che l'autrice intendeva comunicare in questo libro dalla trama avvincente e dalla lettura suggestiva, che lascia un messaggio profondo che va oltre la storia d'amore raccontata, l'unione di due anime, quelle di William e Lorenza i protagonisti che provengono da due mondi diversi, che condividono però le passioni, un'intesa intellettuale la loro che va oltre il rapporto fisico, "Lorenza è una donna che combatte con i suoi dubbi, uscire o meno dalla sua impenetrabile crisalide di bruco - ha spiegato la Bozza - una donna che decide poi di partire, mettendo un attimo da parte la sua relazione, per cercare di realizzare un progetto che unisca economia e letteratura". Le vicende si svolgono infatti nell'arco di poco più di un anno tra Oxford, Londra e la Toscana alla fine degli anni '80.

La parola è passata quindi all'autrice, Giovanna Irmici, docente e autrice di numerose pubblicazioni (saggi critici, recensioni, prefazioni, articoli su riviste specializzate e su giornali, racconti), che ha detto: "Questo libro è pieno di metafore, lo stesso bruco è una metafora, la protagonista Lorenza è una giovane donna refrattaria alle passioni, incapace di innamorarsi e costretta a far soffrire gli altri per questo! Io sostengo che tutti i romanzi sono romanzi d'amore, nelle sue varie forme, trattati sotto profili diversi, perché di amore ce n'è sempre bisogno nel mondo e bisognerebbe con tutte le forze spargerlo ovunque.

Questo romanzo parla di semplicità, - ha continuato l'autrice - io mi sono ripromessa di essere semplice, sarebbe stato troppo facile infarcire il libro di sesso e violenza, ciò che i lettori di oggi prediligono, e invece ho voluto lanciare una sfida, anche per questo ho preferito un finale aperto, senza le solite conclusioni da storia d'amore. E' stata più lunga l'ideazione che la scrittura, la trama ha richiesto quasi un anno".

In conclusione è stato lasciato spazio agli interventi del pubblico e ai saluti del presidente Luigi Miranda che ha detto: "Con questa manifestazione abbiamo volato alto, ed è per me questo motivo di grande soddisfazione, ci sono stati molti spunti di riflessione ed è così che dobbiamo interpretare la cultura, come volano per la terra di Capitanata!"

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