rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024

Entro il 2025 addio allo scarico nel sottosuolo del depuratore di Marina di Lesina

Nei primi mesi del 2023 partiranno i lavori per una condotta sottomarina di 4 chilometri

Sarà rimosso entro il 2025 lo scarico nel sottosuolo del depuratore di Marina di Lesina, ora “spada di Damocle” sulla testa di Acquedotto Pugliese. A scandire il cronoprogramma è stato il dirigente manager della Struttura Territoriale Operativa Avellino-Foggia di Aqp, Marco D'Innella, nel giorno in cui è stato ufficializzato il passaggio, già formalizzato lo scorso 14 giugno, delle reti idriche e fognarie e dell’impianto depurativo del villaggio dal Comune di Lesina alla società controllata dalla Regione Puglia.

“La nostra priorità è efficientare il sistema: avvieremo i lavori di potenziamento del depuratore e realizzazione della condotta sottomarina che consentirà di dismettere l’attuale scarico, purtroppo, nel sottosuolo – ha spiegato D’Innella - I lavori avranno durata di due anni, noi contiamo di ultimarli e collaudarli sicuramente entro il 2025. Se saremo bravi, magari anche prima, nel 2024”. L’impresa che si è aggiudicata l’appalto sta redigendo il progetto esecutivo e Aqp conta di avviare i lavori nei primi mesi dell’anno. La condotta sottomarina avrà una lunghezza di 4 chilometri. “La Regione Puglia ha investito 5 milioni di euro - ha ricordato il vice presidente e assessore al Bilancio Raffaele Piemontese - Daremo a Marina di Lesina il futuro che merita”.

Il Comune di Lesina e Acquedotto Pugliese lasciano le aule dei Tribunali dopo più di dieci anni. Con un accordo, le parti archiviano il contenzioso e il Comune rinuncia a un eventuale risarcimento. “Quello che doveva essere un passaggio semplice, in realtà si è trasformato in un problema che è durato vent’anni”, ha spiegato il vice sindaco e assessore all’Ambiente Alessandra Matarante. Dal 2003 si sollecitava la presa in consegna dell’impianto e il suo adeguamento da parte di Aqp, in qualità di gestore del servizio idrico integrato e come tale unico soggetto competente. Il malfunzionamento dell’impianto, peraltro, ha provocato, negli anni, lo sversamento in superficie delle acque reflue depurate inondando i terreni agricoli limitrofi con relativi danni pagati dalle casse comunali.

“È un risultato storico - ha esordito il sindaco di Lesina Primiano Di Mauro, facendo gli onori di casa – frutto della collaborazione e della determinazione della politica, ma non solo, perché abbiamo avuto modo di dialogare con Aqp per portare a compimento questa bellissima operazione”. È stata preziosa la mediazione di Rossella Falcone, vice sindaco di Vieste componente del Consiglio di amministrazione di Aqp. L’avvocato del Comune di Lesina Fabio Carbone ha parlato del “più grande esempio di sintesi tra diritto e politica. Ha prevalso l’interesse della comunità di Marina di Lesina”. È stato il vice presidente Raffaele Piemontese ad evidenziare la “responsabilità” che ogni amministratore è chiamato ad assumersi, come ha fatto la Regione Puglia per il tramite di Aqp.

Non c’era altra scelta che mantenere in esercizio l’impianto di depurazione per “evitare danni igienico sanitari”, come si legge nella delibera di Giunta approvata  a maggio relativa all’accordo interistituzionale. La relazione depositata dal consulente tecnico d’ufficio, ingegner Francesco Paolo Padalino, durante il giudizio dinanzi al Tribunale di Foggia, certificava che l’impianto, ubicato nel Bosco Isola, versava in stato di abbandono e che, tra le altre cose, tre pozzi di smaltimento delle acque reflue depurate risultavano collassati. Nelle more dei lavori di adeguamento strutturale con scarico mediante condotta sottomarina, non sarebbe stato possibile adottare “una soluzione tecnica alternativa (e provvisoria) idonea a garantire in tempi brevi la piena funzionalità dell’impianto depurativo senza scarico nel sottosuolo”. Impensabile, poi, l’impiego di autobotti per l’allontanamento giornaliero dei reflui depurati “atteso che, soprattutto nel periodo della stagione estiva (in cui si ha un esponenziale incremento della popolazione che soggiorna in Lesina Marina), l’entità del carico da smaltire ed allontanare risulterebbe spropositata – scriveva il Ctu - per cui il suo trasporto mediante autobotti sarebbe non praticabile sotto il profilo logistico (sarebbe infatti richiesto l’impiego di centinaia di autobotti ogni giorno per l’intera durata della stagione estiva, e senza neanche entrare nel merito dei tempi richiesti per il carico e lo scarico dei reflui)”.

Nell’impianto sono già in corso i primi lavori. “Abbiamo fatto degli interventi di manutenzione straordinaria all’impianto di sollevamento che colletta le acque reflue al depuratore procedendo ad una vuotatura e bonifica – ha spiegato D’Innella - abbiamo sostituito tutti i quadri elettrici e, nei prossimi giorni, faremo un intervento di manutenzione sulle elettropompe. Sulla rete idrica procederemo a inserire un’idrovalvola che consentirà di stabilizzare le pressioni e quindi poter gestire meglio il flusso idrico nell'abitato di Marina di Lesina”.

Video popolari

Entro il 2025 addio allo scarico nel sottosuolo del depuratore di Marina di Lesina

FoggiaToday è in caricamento