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Venerdì, 26 Aprile 2024

Truffa nel Foggiano: imprenditore agricolo incassa contributi Covid a fondo perduto dichiarando il falso

L'attività della guardia di finanza a carico di un agricoltore di Chieuti. Sequestrati beni per complessivi 300mila euro, comprendenti liquidità su depositi e conti correnti bancari nonché 7 immobili (4 autorimesse, 3 appartamenti) ubicati nelle province di Foggia e Campobasso

Contributi Covid a fondo perduto, scatta sequestro per circa 300mila euro nelle province di Foggia e Campobasso, a carico di un imprenditore agricolo di Chieuti.

Nel dettaglio, i finanzieri del comando provinciale di Foggia, a seguito di attività d’indagine coordinata dalla Procura di Larino, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca emesso dal gip, anche per equivalente, di beni immobili e disponibilità finanziarie per circa 300.000 euro.

Il provvedimento giudiziario è giunto alla conclusione di indagini di polizia giudiziari a condotte nei confronti del titolare di una impresa agricola, originario del Comune di Chieuti, per aver chiesto ed ottenuto, in due successive tranche, un contributo a fondo perduto previsto a favore delle imprese in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica dovuta dal diffondersi del virus Covid-19.

In particolare, i finanzieri della tenenza di Torre Fantine, attraverso una preliminare analisi di rischio condotta sulle banche dati a disposizione del corpo, corroborata da precisi elementi di riscontro di natura contabile, hanno raccolto circostanzianti e concreti elementi indiziari di colpevolezza in ordine alla produzione di false informazioni da parte dell’imprenditore agricolo in un’istanza di accesso ai contributi a fondo perduto previsti dai cosiddetti decreti ‘Sostegni’ e ‘Sostegni bis’, in ordine alla realizzazione, nell’anno 2019, di un volume di affari spropositatamente più alto di quello effettivamente verificato dalle indagini, in tal modo riuscendo a maturare l’indebita percezione di un contributo a fondo perduto pari a 300.000 euro circa, avendo dichiarato nel 2020 un calo drastico del volume di affari rispetto al 2019.

È stata pertanto avanzata dalla Procura della Repubblica di Larino – su proposta degli investigatori - una richiesta di misura cautelare che il gip ha accolto, ritenendo sussistente la presenza dei gravi indizi di colpevolezza, così disponendo il sequestro, fino a concorrenza dell’importo complessivo di € 300.000 circa, liquidità presenti su depositi e conti correnti bancari nella disponibilità dell’indagato nonché 7 immobili (4 autorimesse, 3 appartamenti) ubicati nelle province di Foggia e Campobasso.

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