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Sabato, 27 Aprile 2024

Foggia ricorda Marco, il ragazzo vittima di bullismo morto suicida: "Forse si sarebbe potuto salvare"

Una serata a Parcocittà per la sesta edizione di 'Non può finire mai'. Quest'anno dedicata a Marco Ferrazzano, il giovane foggiano che si tolse la vita nel 2021

Affrontare un argomento spinoso come quello delle fragilità giovanili, lo si può fare, forse, solo comunicando con i giovani e con il loro linguaggio. Ed è attraverso la musica che 'Non può finire mai', da sei anni si occupa di parlare delle fragilità giovanili. Quest'anno è stato ricordato Marco Ferrazzano, il 28enne vittima di bullismo che scelse di togliersi la vita gettandosi sotto ad un treno.

Tra gli interventi a Parcocittà, Pio Giorgio Di Leo, responsabile provinciale dell'associazione Penelope che si occupa dei casi di persone scomparse e legale della famiglia Ferrazzano e Alfonsina De Sario, già dirigente dell'ufficio minori e vittime vulnerabili, della Questura di Foggia.

Il messaggio più netto che proviene da questa serata che ha visto esibirsi sul palco giovani artisti foggiani, è "denunciare!". Quando si è a conoscenza di ogni tipo di sopruso, la prima cosa da fare è denunciare.

Come ha raccontato la dottoressa De Sario, del caso di Marco Ferrazzano, la Questura non ne era a conoscenza perché nessuno aveva mai denunciato tutti gli atti di bullismo che il giovane foggiano subiva quasi quotidianamente, perfino ripreso mentre veniva umiliato per poi condividere i video sui social. Se qualcuno avesse denunciato, probabilmente Marco si  sarebbe salvato. 

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