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Domenica, 28 Aprile 2024

A Foggia si scende in campo per l'inclusione delle persone con disagio mentale

È giunta alla sua 13esima edizione, "Rimettiamoci in gioco Sportivamente", l'evento itinerante regionale di calcio a 6 per l'inclusione delle persone con disagio mentale attraverso lo sport non competitivo

Si è svolto questa mattina 'Rimettiamoci in gioco....... sportivamente', il  progetto di buone pratiche attraverso l'attività sportiva del calcetto, organizzato dall' Anpis Puglia in collaborazione con la Coop.Anthropos, associazione 'Tutti in Palla' e altri partner, che persegue il duplice fine della promozione di una cultura sportiva con percorsi d'inclusione sociale a favore di persone con disabilità psichica provenienti dai diversi Centri di Salute Mentale, cooperative sociosanitarie e associazioni appartenenti alle sei province pugliesi, con la partecipazione attiva di operatori sociosanitari, tecnici sportivi, volontari, famigliari, studenti e arricchito dai gruppi sportivi della Polizia di Stato, Polizia Municipale e l'Ordine degli Avvocati di Foggia.


Nonostante sia aumentata la soglia di attenzione per quanto riguarda l'inclusione sociale delle persone con disagio mentale, questo problema non è affrontato ancora con sufficienti mezzi e interventi coordinati e integrati fra loro e i rischi di esclusione per queste persone permangono elevati.


Il problema del disagio mentale è ancora troppo spesso affrontato in termini di cura e sono ancora carenti gli interventi nei campi dell'educazione, della formazione, della salvaguardia dei diritti civili e dei servizi (inserimento lavorativo, autonomia abitativa, ecc.) che consentirebbero una reale integrazione nella società delle persone con disagio mentale.


Il progetto, quindi, persegue una azione di realizzare "Tutti Insieme", uno spazio dedicato all'attivitå sportiva non competitiva, integrata al sano divertimento e amicizia dedicato a chi, in qualche modo, non ha potuto accedere allo sport, con 'intento di superare impostazioni eccessivamente settoriali e ricercando una lettura, sia dei bisogni che delle risposte, in grado di migliorare e incrementare l'empowerment delle persone con disagio mentale e promuovere, allo stesso tempo, una migliore comprensione dei problemi legati a queste persone per produrre dei cambiamenti concreti per quanto riguarda la loro integrazione nella società.

"Possiamo affermare che lo Sport praticato come sana competizione non agonistica, innesca una serie di comportamenti positivi, crea relazioni ed il sentimento di appartenenza di gruppo, mobilita tutti i sensi, favorisce la cura del sé, la riappropriazione corporea, ha implicito una serie di stimoli che costringono alla "naturalità", alla concretezza, al protagonismo delle persone al confronto con la realtà" spiega Antonio Lo Conte, presidente dell'Anpis. 

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