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Cronaca Stornara

Gemelli aggrediti in strada, condanna 'parziale' a due anni di reclusione. Parte nuovo processo

La giudice Accardo ha ritenuto di dover rinviare ad un nuovo processo il segmento processuale relativo al fratello che, durante il ricovero reso necessario dalla rottura del setto nasale, ebbe un tracollo delle condizioni fisiche, finendo in coma dopo una caduta avvenuta in ospedale

Gemelli di Orta Nova aggrediti a Stornara, la definizione del processo in primo grado è solo ‘parziale’.

La giudice Flavia Accardo, infatti, dopo circa un’ora di Camera di Consiglio, ha condannato a 2 anni di reclusione entrambi gli imputati - Rocco Buo e Antonio Giovine, entrambi di Stornara - per il reato di lesioni personali aggravate (qui la vicenda), ma solo per l’aggressione subìta da uno dei due fratelli (quello che se la cavò con lesioni per una manciata di giorni di prognosi).

La giudice, infatti, ha ritenuto di dover rinviare ad un nuovo processo il segmento processuale relativo al fratello che, durante il ricovero reso necessario dalla rottura del setto nasale, frattura riportata nel corso dell’aggressione, ebbe un tracollo delle condizioni fisiche, finendo in coma dopo una caduta avvenuta in ospedale. L’accusa per i due imputati, a giudizio con rito abbreviato, è di lesioni personali, aggravate dai futili motivi (ritenute però equivalenti alle attenuanti generiche).

Per loro, la pm Dominga Petrilli aveva chiesto una condanna a 4 anni e 6 mesi per l’imputato Buo (che materialmente sferrò il pugno) e a 2 anni e 10 mesi di reclusione per Giovine, quest’ultimo incensurato. Durante la lettura del dispositivo, però, la giudice si è disallineata dalle convinzioni del pm e, accogliendo le richieste delle parti civili (avvocati Gianluca Ursitti e Francesco Americo), ha ritenuto che possano esserci gli estremi per riconoscere, per una delle vittime, l’aggravante delle lesioni gravissime, ordinando quindi di procedere con un nuovo processo.

“Attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza, ma posso già anticipare che ricorreremo in appello ritenendo la condanna inflitta sproporzionata, anche alla luce dello stato di incensuratezza di uno dei due imputati”, commenta il difensore dei due imputati, l’avvocato Umberto Bulso “È una decisione, questa del tribunale che presta il fianco a diversi rilievi critici, sia in punto di fatto che di diritto e, in particolare per la ritenuta configurazione dell'aggravante delle lesioni gravissime, per le quali si dovrà andare ora dinanzi al giudice dell'udienza preliminare per la riapertura del caso", continua il legale.

“Tale risultato non sposta comunque di una virgola la convinzione di questa difesa sulla bontà delle proprie diverse ragioni che verranno a questo punto rinnovate dinanzi ad un gip. È appena il caso di sottolineare che ben sei, su sette medici specialisti occupatisi di questa vicenda processuale, sono stati concordi nel considerare che la caduta in ospedale del povero ragazzo, cioè quella a cui è seguita la gravissima malattia neurologica, non sia stato possibile correlarla all'aggressione del giorno precedente. Attendiamo con pazienza di leggere le motivazioni della sentenza per comprendere i motivi che hanno spinto la giudice a discostarsi da tali conclusioni”, conclude.

LA VICENDA | Il fatto, lo ricordiamo, risale alla sera del 2 ottobre 2022: in seguito ad un banale diverbio, è scattata la violenza in danno dei gemelli. Di questi, uno ha riportato ferite giudicate guaribili in una manciata di giorni, l’altro ha incassato una prima prognosi di un mese (trauma facciale con ferita lacero-contusa del labbro superiore e frattura della ossa del naso). Le indagini, dirette dalla procura di Foggia e condotte dai carabinieri di Cerignola e di Stornara, avevano permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico di due giovani del centro dei Cinque Reali Siti, destinatari della misura dell’obbligo di dimora e contestuale divieto di avvicinamento nei confronti delle vittime. 

L'accusa è di lesioni personali aggravate dai futili motivi. Per i consulenti, infatti, il peggioramento di una delle due vittime sarebbe riconducibile ad una caduta avvenuta il giorno seguente il ricovero in ospedale: il 32enne, in attesa di essere sottoposto all'intervento chirurgico per la riduzione della frattura al naso, “è caduto battendo la testa sul pavimento”. Il personale del reparto (al quale non è imputata responsabilità alcuna) ha trovato il ragazzo “riverso sul pavimento in stato di incoscienza, con una evidente ferita a livello del capo e con una copiosa fuoriuscita di sangue”. Il giovane è stato quindi sottoposto ad un intervento neurochirurgico e poi ricoverato nel reparto di rianimazione, sedato e intubato (continua a leggere).

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