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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute

Centrale operativa del 118: la mappa delle emergenze-urgenze nel Foggiano, in un anno 160mila chiamate

l report riporta l’andamento del servizio di emergenza-urgenza, analizzando – tra i tanti dettagli – distribuzione dei luoghi dell’accaduto, classe patologia e criticità presunte, distribuzione dei trattamenti, e distribuzione dei comuni di Capitanata dai quali sono partite le richieste

Poco più di 160mila chiamate, circa 79mila richieste e poco più di 67mila emergenze. Sono i dati, relativi al 2023, diramati dalla Centrale operativa del 118 di Foggia, diretta dal dott. Stefano Colelli. 

Il report riporta l’andamento del servizio di emergenza-urgenza, analizzando – tra i tanti dettagli – distribuzione dei luoghi dell’accaduto, classe patologia e criticità presunte, distribuzione dei trattamenti, e distribuzione dei comuni di Capitanata dai quali sono partite le richieste.

Prima di entrare nel merito, occorre fare un distinguo tra chiamata, richiesta ed emergenza. Per chiamata si intendono tutte le telefonate giunte alla Centrale Operativa 118 e che vengono registrate dal server Cti. Tali chiamate comprendono anche quelle telefoniche di servizio.

Per quel che riguarda la richiesta, laddove la chiamata non segnali un evento di emergenza-urgenza o non sia una chiamata di servizio o interna, l’operatore della sala delle Centrale Operativa può tracciare la chiamata sulla applicazione di centrale inserendo le seguenti informazioni obbligatorie: tipo di richiedente, tipo di chiamata e tipo di intervento.

Infine, per emergenza, si intende appunto l’evento aperto a seguito di una chiamata che non si risolva con l’inserimento di una richiesta. L’emergenza viene inserita quando si prefigura la necessità dell’invio di un mezzo per la risoluzione della stessa. In quel caso, oltre ai dati relativi a tipo di richiedente, tipo di chiamata e tipo di intervento, è obbligato a tracciare anche il luogo dell’evento e il giudizio di sintesi (luogo, patologia e criticità presunte).

Partiamo dal dato generale. Il grafico della Centrale Operativa rivela un andamento piuttosto omogeneo delle chiamate durante l’intero 2023. La curva ha subito una impennata – soprattutto delle chiamate, ma anche delle richieste e delle emergenze – nel corso dei mesi estivi, per poi stabilizzarsi nuovamente a partire da settembre. Il picco è senz’altro da collegare a un incremento degli incidenti stradali gravi (cioè, con feriti e morti) che statisticamente tendono ad aumentare nei mesi estivi.

Resta il ‘privato’ il tipo di richiedente più frequente con il 79,61%. Il 6,9% delle richieste totali è arrivata da una postazione del 118. Quasi 1900 le richieste giunte dal Comando dei Carabinieri. Per quel che concerne il tipo di chiamata, nove volte su dieci si è trattato di una richiesta di soccorso; il 3,7% dei casi (poco più di 2900 chiamate) di una richiesta informazioni. Rappresenta una percentuale irrisoria, ma non per questo da non evidenziare, lo 0,47% di chiamate effettuate per scherzo.  

Luoghi degli interventi e tipi di patologie

Capitolo emergenze. In linea con il dato del tipo di richiedente, sono le abitazioni private i luoghi più frequenti da cui partono le richieste di soccorso (71,5%); quasi il 12% (7980) le richieste giunte dalla strada.

La percentuale più alta delle richieste di soccorso è per una presunta patologia cardiocircolatoria: quasi 18mila le richieste di intervento (26,7%); il 16,7% delle chiamate afferisce a eventi traumatici, evento superiore anche ad altri tipi di richieste comunque frequenti, come quelle per presunte patologie respiratorie (9,69%) e neurologiche (7,83%). Spicca anche il 6,33% di chiamate classificate come presunta patologia gastroenterologica. Poco più di 14mila richieste (il 20,9%) è classificato come altro.

Emergenza-urgenza

Per quanto riguarda la valutazione sanitaria degli assistiti presi in carico durante le missioni di soccorso, sono cinque i livelli (valutazione sanitaria 0, valutazione sanitaria 1, valutazione sanitaria 2, valutazione sanitaria 3 e valutazione sanitaria Deceduto). Il 9,39% dei casi ha visto una valutazione sanitaria 3, l’1,9% il riscontro del decesso. Oltre la metà delle valutazioni è di livello medio.

Statistiche analoghe per la distribuzione della ‘Criticità finale’ degli assistiti, divisa in cinque livelli cromatici in base al livello (bianco, verde, giallo, rosso e nero). I dati, riferiti alla compilazione della scheda ‘Sintesi di intervento’ sull’applicativo di centrale, evidenziano un 56,31% di criticità gialla; poco più del 30% degli interventi sono catalogati come criticità verde. Il 9,5% è rosso, l’1,93% nero.

L’esito del trattamento più frequente (oltre uno su due) è il trasporto in ospedale, seguito dal rifiuto e dal trattamento.

Infine, analizzando la distribuzione territoriale degli interventi di emergenza-urgenza, un quarto delle richieste totali si è verificata nel capoluogo di provincia. Manfredonia è il secondo comune per numero di richieste (5439, ovvero l’8,11%), seguito da Cerignola, San Severo, Orta Nova e Lucera. Biccari è il comune con il numero più basso (132).

Circoscrivendo l’analisi al comune di Foggia, nella Macchia Gialla si è concentrato il numero più elevato di eventi di emergenza-urgenza (2518, ovvero il 14,6%). Seguono Candelaro-Borgo Croci, e la zona D’Avanzo-Tribunale.

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