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La Statale 16 simbolo di una provincia abbandonata. Il ruggito di Tutolo: "C'è un sistema di persone che si sta disinteressando della nostra Provincia"

Il duro attacco del consigliere regionale: "Questa strada dovrebbe garantire sicurezza e viabilità. Siamo un territorio abitato da gente perbene, ma nessuno se ne fotte"

Sindaci di Capitanata, associazioni e sindacati, tutti insieme a far proprie le istanze e l’indignazione di Antonio Tutolo, il promotore dell’Ss16 day, il lungo corteo lungo la “strada della morte”. Due cordoni di auto, uno partito da San Severo e l'altro da Foggia si sono poi incontrati all'altezza dell'ex Zuccherifico Eridania, per un minuto di raccoglimento in ricordo di tutte le vittime della Statale 16. Nell'occasione, è comparsa una croce su cui campeggiava il messaggio: "In memoria di tutti i morti di burocrazia". 

Una manifestazione per lanciare un messaggio: la Capitanata vuole rialzarsi e ribellarsi al “disinteresse assoluto” di cui è vittima da troppo tempo.

“Il bilancio della manifestazione di questa mattina sulla Statale 16 è positivo, perché quella che abbiamo organizzato non è un’iniziativa fine a se stessa ma soltanto l’avvio  di una mobilitazione”, ha commentato Tutolo. 

Sono stati stanziati dei soldi, ma l’opera è ferma perché non è stato neppure portato a conclusione il progetto definitivo e intanto si continua a morire”, accusa. Il consigliere regionale fa presente che, nel frattempo, le risorse stanziate sono diventate insufficienti a causa dell’aumento delle materie prime: “Questa strada dovrebbe garantire anche la viabilità. E lo sviluppo del territorio deve partire dalle infrastrutture serie e da una lotta seria alla criminalità. Solo un pazzo può pensare che qualcuno venga a investire in un territorio con delle infrastrutture di m…a e una criminalità aggressiva”.

Tutolo poi aggiunge: “Questo è un territorio per la stragrande maggioranza abitato da gente perbene e da una piccolissima parte di delinquenza. Come in tante altre parti d’Italia. L’unica differenza è che qui siamo stati abbandonati, nessuno se ne fotte”.

Sono contento – dichiara Nazario Tricarico – perché è stata una giornata in cui si sono evidenziate diverse novità positive. Anzitutto che la gente di Capitanata reagisce, si lascia coinvolgere e ci mette la faccia, perché è stanca e oggi ha lanciato un messaggio chiaro alle istituzioni. Lo Stato deve capire che questa provincia, sempre agli ultimi posti delle classifiche, necessita di un piano specifico di resilienza. Però bisogna partire da un presupposto: unirci a livello territoriale. Pertanto mi rivolgo ai sindaci, ai consiglieri regionali e ai parlamentari della provincia di Foggia perché serve un tavolo unico e un documento unico”.

Aggiornato alle ore 20.52

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