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Botta e risposta tra Boccia e Conte: "L'unico voto utile è per il Pd"

Il deputato uscente, capolista al Senato, sul rapporto con il M5S: “Lo manterremo sui territori”

È la destra l’unico avversario da battere per Francesco Boccia, responsabile Regioni ed Enti locali della segreteria nazionale Pd e capolista al Senato in Puglia. “Votare Pd significa battere la destra”, dice a Foggia nel Circolo David Sassoli di via Matteotti. In quelle stesse ore, arrivava una stoccata dal leader M5S Giuseppe Conte, capolista nel collegio plurinominale di Foggia e Bat, oggi in quel di Volturara Appula, suo paese natio: “Letta vuole costruire un inganno per i cittadini pretendendo di bipolarizzare questa partita politica e facendo credere che l'unico da votare in alternativa alle ricette insostenibili e inadeguate della destra della Meloni sia lui con il Pd, ma non è così. È un inganno. Se i i cittadini vogliono che ci sia un impegno serio e per cinque anni della legislatura ci sia la garanzia di una forza politica come la nostra di realizzare un'agenda progressista, devono votare il Movimento 5 Stelle”.

Il deputato uscente del Partito Democratico, proiettato questa volta verso Palazzo Madama, a distanza ribatte sul ‘voto utile’: “O si vota il Pd o si vota Giorgia Meloni”. Nessun rimpianto per la mancata alleanza giallorossa, che invece ha procurato un “grande dolore” al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “Alle Regionali il Movimento 5 Stelle non votò per Emiliano e rischiò, andando solo, di far vincere Fitto – afferma Francesco Boccia - Vincemmo noi e fummo di parola, poi li abbiamo portati a bordo e oggi sono in amministrazione con Emiliano, quindi il rapporto con loro resta un rapporto buono sui territori che manterremo anche dopo, ma ora dobbiamo vincere le elezioni contro la destra. L’avversario è la destra”.

È stato introdotto dal vice presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese come “un amico di Foggia”, l’uomo che ha scritto quegli articoli di legge che hanno evitato il dissesto, il Salva Enti: “Se oggi le casse hanno quei numeri, lo si deve al fatto che all’epoca Foggia fu salvata dal dissesto e Francesco Boccia ci aiutò”, ha detto l’assessore regionale candidato alla Camera, capolista nel collegio plurinominale e nell’uninominale Cerignola-Gargano. Nel circolo c’era anche Rocco Lisi, assessore al Bilancio del Comune di Foggia nella giunta Mongelli. “Con lui abbiamo lavorato giorno e notte ai tempi dell’amministrazione Mongelli, che salvò il Comune di Foggia, mettendoci la faccia, prendendosi molte critiche, facendo fare ai foggiani sacrifici per evitare il crac”, ricorda Boccia.

È il leader della Lega Matteo Salvini il principale bersaglio dei Dem: “Trovo gravissimo che venga qui e assolva, senza essere un magistrato, l’ex sindaco di Foggia. Ne risponderà davanti agli elettori. Se non prende le distanze dall’amministrazione Landella, è passibile di gravissima responsabilità politica”. Foggia, dirà l’onorevole Boccia, “è stata violentata da questo scioglimento”. Quando parla di amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose cita Monte Sant’Angelo, Mattinata, Cerignola perché sono tutte amministrazioni governate dallo schieramento opposto all’epoca del provvedimento.

La richiesta di sicurezza e la lotta alla mafia sono in cima all'agenda, un cavallo di battaglia, e Boccia assieme a Piemontese ne parla dopo un incontro con il prefetto Maurizio Valiante: “Soffro ogni volta che vedo problemi di criminalità organizzata qui. Foggia è una città bellissima, abbiamo bisogno di Foggia libera”.

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