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Domenica, 28 Aprile 2024
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C'era una volta la Specola meteoro-sismica di Foggia: "Pezzo di storia che va riaperto"

La Specola meteoro-sismica di Foggia è stata istituita nel 1876 ad opera di Vincenzo Nigri. Il candidato sindaco Nunzio Angiola vuole riaprire l'Osservatorio

Il candidato sindaco Nunzio Angiola ha annunciato che si batterà per la riapertura dell'Osservatorio Meteoro-Sismico Nigri. "Nell'elenco di strutture e servizi da recuperare e riattivare subito, c'è l'Osservatorio Nigri che per Foggia, che ha rappresentato un valido punto di riferimento in materia di analisi e prevenzione di fenomeni sismici e atmosferici dialogando con la popolazione locale. È un pezzo della storia di questa città che deve essere recuperato e valorizzato".

Come si legge sul sito Siusa, la Specola meteoro-sismica di Foggia è stata istituita nel 1876 ad opera di Vincenzo Nigri, inizialmente nei locali dell'antico campanile di San Gaetano presso il liceo comunale. Le osservazioni cominciarono ad essere effettuate con regolarità nell'aprile del 1877 grazie agli strumenti messi a disposizione dall'ufficio centrale di meteorologia e alla collaborazione di amici. I dati, raccolti in un registro, erano mensilmente editi nel bollettino demografico-meteorico. Negli anni successivi le osservazioni meteorologiche cominciarono ad essere irregolari a causa della morte di alcuni collaboratori e delle difficoltà finanziarie. La situazione peggiorò con il trasferimento di Nigri in Sardegna. Le rilevazioni proseguirono a cura di Domenico Surdi, professore di fisica e nipote dello stesso Nigri. Il trasferimento del professore ad altra sede decretò la fine dell'attività dell'Osservatorio. Dal 1893, con la direzione del professor Giovanni Siliprandi l'istituto riprese la sua attività, ma lo stato di abbandono in cui versavano gli strumenti ne compromise il funzionamento. Nel 1894 la Specola fu ceduta al Municipio di Foggia e aggregata all'Ufficio d'igiene. La direzione fu affidata nuovamente a Nigri fino al 1906, anno della sua morte. L'attività proseguì ad opera del figlio Federico, del nipote Vincenzo e dei figli di quest'ultimo.

Anche lo storing Ingv ha dedicato un paragrafo all'Osservatorio. Si legge che fin dal 1865 Nigri si fece promotore di ripetute istanze, presso le autorità locali e nazionali, affinché si giungesse all'impianto di un osservatorio meteorologico a Foggia. Nel 1866 la Prefettura di Foggia approvò la proposta di istituire l'Osservatorio meteorologico della città' nei locali dell'Orfanotrofio Provinciale, che ospitavano la prima scuola tecnica della Capitanata, e contemporaneamente giunsero alcuni strumenti meteorologici inviati dal Ministero di Agricoltura Industria e Commercio. Le iniziali speranze di Nigri andarono pero' deluse, e solo a dieci anni di distanza, nel 1875, stimolato da una visita in Capitanata del Padre Francesco Denza, Nigri ripropose con miglior fortuna al Consiglio Provinciale il progetto di un osservatorio meteorologico per la città' di Foggia. Ad undici anni di distanza dall'invio degli strumenti meteorologici da parte del Ministero di Agricoltura Industria e Commercio, il primo dicembre 1876 iniziarono le regolari osservazioni presso la 'Specola meteorologico-sismica'. 

La stazione meteorologica era formata da tre locali sovrapposti con una terrazza superiore collegati da una scala.Nella prima stanza dell'osservatorio, era collocato su di un solido muro interno, il tromometro normale costruito dalla Officina Galileo di Firenze e modificato da Bertelli e dal direttore dell'officina stessa. Lo strumento fu installato nei primi mesi del 1877 e si iniziarono le osservazioni regolari a partire dal primo aprile dello stesso anno. I risultati di queste furono pubblicati nel Bullettino Meteorologico del R. Carlo Alberto di Moncalieri, nel Bullettino del Club Alpino Italiano e nel Bullettino del Vulcanismo Italiano.

Nella seconda stanza dell'Osservatorio, che ospitava l'archivio e la biblioteca, era collocato un orologio col pendolo a compensazione a mercurio ed un sismografo a carte affumicate scorrevoli di Cecchi, costruito dalla Galileo di Firenze sotto la direzione dell'ingegner Golfarelli.

Il terzo ed ultimo locale era interamente adibito alle osservazioni meteorologiche. In esso trovavano collocazione un barometro Fortin, un anemografo, il pluviometro e, sul lato nord-orientale della stanza, era aperta la finestra meteorologica che ospitava una psicrometro, l'evaporimetro e due termografi, uno di massima ed uno di minima.

Le osservazioni meteorologiche venivano effettuate tre volte al giorno, alle 9 a.m., alle 3 p.m. ed alle 9 p.m., le osservazioni tromometriche si espletavano in questi ed in altri orari. I valori decadici delle osservazioni tromometriche, raccolti in un registro dove erano segnate giornalmente l'ora, la direzione della deviazione del pendolo, il valore lineare della medesima, l'intensivo e la media, venivano trasmessi a Michele Stefano De Rossi ed a Timoteo Bertelli.

Tra i collaboratori di Nigri si ricorda l'orologiaio-meccanico Eduardo Matina-Stanzione responsabile del servizio di manutenzione e riparazione degli strumenti. Le osservazioni effettuate nell'osservatorio venivano annotate su di un registro e mensilmente veniva edito, in collaborazione col Comitato Medico di Foggia, un Bullettino Demografico-Meteorico. Nel 1877 l'osservatorio fu visitato da Pietro Tacchini e furono istituite una ventina di stazioni pluviometriche afferenti all'Istituto foggiano.

L'osservatorio, composto dalle sezioni sismica e meteorologica e da una rete locale di cinque stazioni per il controllo della sismicità della provincia di Foggia e, in particolare, del Gargano, non è più in funzione.

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