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Lunedì, 29 Aprile 2024
Comunali Foggia 2023

La Lega di Foggia non ha più un segretario. Si dimette Vigiano: "Risultati deludenti"

L'avvocato Antonio Vigiano rassegna le dimissioni: "L'unico sentimento che mi ha mosso sino ad oggi è stato quello di poter essere utile alla mia città, che amo con tutto me stesso e che non deluderò mai"

Dopo essersi presentata alle Comunali del 22 e 23 ottobre con il simbolo di Prima Foggia eleggendo un solo consigliere comunale - quattro in meno rispetto alle Amministrative del 2019 - la Lega cittadina da oggi non ha nemmeno più un segretario. Difatti, l'avv. Antonio Vigiano lascia e lo fa con una lettera inoltrata agli organi di stampa, in cui definisce deludenti entrambi i risultati, il suo personale e quello della lista. 

"In politica, contrariamente a quanto avviene nella vita reale, non ci sono mai sconfitti, ma solo vincitori o semi tali. Per quanto mi riguarda non è così. Anche in politica è buona norma guardare in faccia la realtà e riconoscere una sconfitta quando c’è, non celandola dietro alcun alibi o, peggio, soprassedendovi. Ed è con queste lenti di verità che mi accingo a leggere oggi il risultato elettorale della mia lista e mio personale, nella duplice veste di candidato e di segretario cittadino di un partito di governo. Mi costa ma non posso far altro che definirli entrambi deludenti, la rappresentazione plastica di una sconfitta".

A parziale discolpa, Vigiano prova a spiegare la proposta politica 'Prima Foggia', che si è fermata al 3,84% mentre l'avvocato si è posizionato quinto con appena 205 preferenze, ampiamente dietro al neo eletto consigliere Amato Franco Nunziante: "Era nuova e, come tale, necessitava di più tempo per essere introiettata e conosciuta presso gli elettori foggiani. Sempre a parziale difesa, potrei addurre che l’essermi dedicato, anima e corpo e completamente da solo, alla difficile composizione ed affermazione di una lista che si presentava sconosciuta ha sicuramente distratto forze e tempo alla mia personale campagna elettorale".

Ritiene che gli elettori abbiano lanciato un segnale forte e chiaro, non solo al partito, ma anche al diretto interessato: "Personalmente ne prendo atto con serenità e, dopo profonda riflessione, credo sia giusto fare un passo indietro per far fare, mi auguro, al mio partito un passo in avanti. Dopotutto la politica è mettersi a disposizione ed adoperarsi per il bene della propria comunità; se questa ti priva del suo consenso, devi passare il testimone. A maggior ragione se ne sei il primo rappresentante. Rassegno, pertanto, le mie dimissioni da segretario cittadino della Lega, con l’augurio che ciò induca i vertici a porre in atto una profonda analisi e valutazione degli errori compiuti sin qui e in questa campagna elettorale. Per parte mia, rifletterò debitamente sul mio impegno in politica. Non soffro di ansia da prestazione, al contrario, l’unico sentimento che mi ha mosso sino ad oggi è stato quello di poter essere utile alla mia città, che amo con tutto me stesso e che non deluderò mai"

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