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Antincendio boschivo, Lopane vuole portare i canadair al Gino Lisa: “Presidio strategico per la dorsale adriatica”

Nell'aeroporto di Foggia, a breve, anche una quarantina di operatori del Numero Unico di Emergenza 112

Il Gino Lisa sarà “un presidio importante di protezione civile”. Parola di Nicola Lopane, dirigente della Sezione Protezione civile della Regione Puglia che, da Motta Montecorvino, lancia la proposta di dislocare canadair nell’aeroporto di Foggia e dotarlo di “un presidio di intervento aereo che possa servire tutta la dorsale adriatica e, perché no, anche la vicina Albania”. Lo ha accennato anche al capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. Nel loro primo incontro, visitando il centro operativo aereo unificato, ha chiesto “una presenza al Gino Lisa”, perché guardando la mappa si è accorto che non c’erano canadair sull’Adriatico.

È arrivato nella sala convegni del Municipio del piccolo comune dei Monti Dauni con un’idea in testa da presentare al convegno ‘Emergenza incendi, soluzioni a confronto’, promosso dalla senatrice M5S, componente della commissione Agricoltura, Gisella Naturale. L’ha consegnata ai parlamentari affinché possano avanzare questa proposta. Si dovrebbe intervenire sul centro operativo aereo unificato. Lopane parla ad una platea piena di divise del Corpo Forestale Volontario Esaf e del Coordinamento provinciale di Protezione Civile. Dirigente da sei mesi, si destreggia senza difficoltà tra gli acronimi - Plot, Soup, Coau - ed è alla sua prima stagione di incendi boschivi. Proprio durante il suo intervento, vanno a fuoco i boschi tra San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, a San Marco in Lamis e a Castelnuovo della Daunia. È un’altra giornataccia.

Conferma che, a breve, “dopo le assunzioni”, sarà attivo il Numero unico di emergenza europeo 112, con una quarantina di operatori, e coadiuverà le centrali di Bari e Campi Salentina. Per il momento, nel Gino Lisa non sarà allestita la sala operativa, ma sarà un presidio logistico operativo territoriale, che sarà affidato al coordinamento provinciale di protezione civile. “Abbiamo capito - spiega Nicola Lopane - che per evitare confusione di intervento preferiamo gestire a livello centrale la Soup, che è la sala operativa unificata permanente di protezione civile. Il centro sarà un vero e proprio presidio logistico di intervento. Sarà anche un hub di formazione”. Su questo punta molto: vuole creare un nuovo paradigma, e la formazione continua e specialistica è uno dei primi obiettivi che ha deciso di perseguire. 

“Non è detto - aggiunge Lopane - che questo Plot non diventi una Sot come a Campi Salentina, con una sala radio, un presidio di sala operativa e animata anche dalle componenti dei Carabinieri Forestali e dei Vigili del Fuoco, insieme all’Arif”.  

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