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Ex Sofim, due anni di sacrifici ma salvi centinaia di posti di lavoro: "Risultato importantissimo per il territorio"

Ad agosto parte il contratto di solidarietà nello stabilimento Fpt del capoluogo dauno. Oggi a Foggia il segretario della Fim Cisl Ferdinando Uliano ha illustrato le prospettive e i termini dell'accordo

"È importantissimo per il territorio essere riusciti a mantenere le prospettive dello stabilimento di Foggia, perché dal punto di vista occupazionale non si perderanno posti di lavoro e, soprattutto, rimarrà un'importante realtà industriale". Lo ha detto oggi a Foggia il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, parlando dell'accordo sottoscritto per l'ex Sofim.

La perdita della commessa del motore F1A Ducato prodotto da Sevel rischiava di dimezzare l'attività e, conseguentemente, i posti di lavoro. Saltata la produzione di circa 150mila motori, secondo i numeri della Federazione italiana metalmeccanici, gli esuberi sono quantificabili nell'ordine delle 700-800 unità, quasi la metà degli addetti dello stabilimento Fpt Industrial del capoluogo dauno.

Visti i precedenti, con la recente chiusura dello stabilimento di Pregnana Milanese, il sindacato può dirsi soddisfatto dell'esito delle trattative, nonostante i sacrifici imposti dal contratto di solidarietà che durerà tra i 18 e i 24 mesi, come anticipato dalle organizzazioni prima della firma definitiva

L'anno prossimo sarà quello della svolta nel processo di ristrutturazione dello stabilimento: "A partire da marzo 2022, si porteranno motori da Torino allo stabilimento di Foggia - spiega il segretario nazionale Fim Cisl - e altri motori che erano destinati allo stabilimento indiano, partiranno tra settembre e dicembre 2022". L'internalizzazione di una serie di attività contribuirà alla graduale riduzione degli esuberi.

L'ex Sofim diventerà, secondo i piani, un polo europeo dei motori leggeri: "Ci troveremo di fronte a una novità perché qui si produrranno sia motori per veicoli commerciali, come sono stati fatti fino ad oggi, ma si faranno anche motori per il resto del gruppo per quanto riguarda il settore agricolo". Potrebbe essere richiesta una maggiore flessibilità in termini di turni, "ma questa è una cosa positiva - afferma Uliano - perché vuol dire che preserviamo l'occupazione e c'è solo una situazione di crescita da gestire. Diverso sarebbe stato se il gruppo ci avesse presentato una situazione in cui bisognava chiudere metà dell'attività".

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