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Venerdì, 26 Aprile 2024

I Monti Dauni hanno paura del fuoco

Sindaci chiedono all'Arif un piano più adeguato

I sindaci dell’Area Interna Monti Dauni, coordinati da Raimondo Giallella, hanno incontrato a Lucera presso la sede del Gal Meridaunia, il direttore dell’Arif, Francesco Ferraro, per stabilire le linee guida previste nel piano anti incendio per fronteggiare la piaga degli incendi boschivi che ogni estate causano ingenti danni al patrimonio naturalistico dei Monti Dauni.

L’Arif è presente sul territorio pugliese con 600 operai, 87 automezzi dotati di modulo Tsk con cisterna da 400 litri, 68 presidi Aib, 120 vedette, dislocati tra il Salento, la Valle d’Itria, la Murgia, il Gargano e i Monti Dauni. Nell’area dell’appennino dauno ad oggi operano solo tre automezzi anti incendio: a Biccari, Orsara di Puglia e San Marco la Catola. Pochi per un territorio vasto ed impervio. Ecco perché i sindaci hanno chiesto all’Arif di prevedere un piano più adeguato.

“Sui Monti Dauni insiste una delle superfici boschive più estese della Puglia, e pertanto chiediamo le dovute attenzioni per fronteggiare il fenomeno degli incendi. Abbiamo chiesto al direttore dell'Arif un potenziamento delle postazioni, una ridistribuzione di uomini e mezzi, l’incremento dei punti acqua e dei punti di avvistamento con un sistema di videosorveglianza su tutto il territorio, le piste taglia fuoco ed una viabilità accessibile per raggiungere le zone colpite dagli incendi” ha rimarcato Giallella. 

Da parte di Ferrato massima disponibilità. “Il presidente Emiliano mi ha detto di dare priorità ai Monti Dauni, e noi siamo pronti a rafforzare gli interventi. Abbiamo destinato a questa area altri tre nuovi automezzi, e soprattutto altre unità lavorative. Ma la messa in sicurezza dei boschi si fa attraverso una seria programmazione. Invitiamo i sindaci a presentare i progetti con la relativa cartografia per ogni progettazione con gli interventi previsti in modo da avere un quadro chiaro di ciò che è stato fatto sul territorio e cosa fare nel futuro”.

Intanto dal Ministero del Sud stanno per arrivare 500mila euro da destinare all’anti incendio nell’area interna Monti Dauni. “Li utilizzeremo per acquistare altri automezzi che metteremo a disposizione del personale Arif”.  Filomena Barra, consigliera comunale di Accadia e dottore forestale, è la referente per l’antincendio di Snai Monti Dauni. “Occorre progettare come si deve la messa in sicurezza dei nostri boschi, ma serve soprattutto il potenziamento dei presidi sul territorio. Prevenire è meglio che curare, ma davanti ad un incendio doloso bisogna essere pronti. Stiamo lavorando per creare un coordinamento stretto tra Arif, vigili del fuoco e protezione civile per poter affrontare la prossima estate in maniera serena”.

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