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Mettono a segno una rapina a settimana, malviventi incastrati da una impronta digitale: tre arresti

Il 'team' messo su da un 59enne di Stornara - mente e stratega del gruppo - è finito in manette. L’attività è stata messa a segno dai carabinieri delle Compagnie di Cerignola e Foggia. Il gruppo è accusato di quattro rapine a mano armata messe a segno tra febbraio e marzo 2021

Arma in pugno, mettono a segno una rapina a settimana seminando il panico nelle attività commerciali dei cinque reali siti. Ma il 'team' messo su da un 59enne di Stornara - mente e stratega del gruppo - finisce in manette: l’attività è stata messa a segno dai carabinieri delle Compagnie di Cerignola e Foggia che, per il fatto, hanno eseguito tre misure cautelari a carico di altrettanti soggetti ritenuti, verosimilmente, autori di rapine a mano armata messe a segno da febbraio 2021 e marzo 2021.

L’attività di indagine è partita a seguito di una rapina a mano armata perpetrata ai danni di una tabaccheria di Stornara, messa a segno il 24 febbraio di quell’anno, in cui due dei tre arrestati hanno fatto irruzione, con il volto travisato, nell’esercizio commerciale e, dopo aver chiesto il denaro presente, minacciando il cassiere con una pistola, si sono fatti consegnare 400 euro in contanti.

Le indagini sono consistite nella visione di filmati, ma soprattutto nell’esaltazione di un’impronta papillare trovata sul registratore di cassa, che ha consentito di risalire ad uno dei due autori. Gli investigatori hanno quindi poi avviato un’attività di monitoraggio che ha consentito loro di ricostruire una vera e propria associazione a delinquere gerarchicamente definita, finalizzata prevalentemente alla commissione di rapine a mano armata, detenzione e porto di armi da fuoco.

Tali delitti venivano pianificati in modo dettagliato da uno dei tre soggetti che poi impartiva disposizioni precise agli altri per l’esecuzione, cui partecipava in prima persona facendo da palo. I tre, dalle ricostruzioni degli inquirenti, si fornivano supporto reciproco in caso di bisogno durante la commissione dei reati, per poi dividere il provento dell’azione delittuosa.

Il più anziano dei tre, soggetto di Stornara classe 1963, è stato individuato quale presunto organizzatore e coordinatore del gruppo: decideva gli obiettivi da colpire, dava disposizioni in ordine alle modalità e ai tempi di esecuzione delle rapine. Vittime di tali atti predatori sono stati tre supermercati e una tabaccheria di Stornara, nonché una tabaccheria di Orta Nova. I colpi sono stati commessi dal gruppo in rapida successione, quasi uno a settimana, dal 24 febbraio 2021 al 20 marzo 2021, sempre nelle stesse modalità: uno faceva da accompagnatore e palo, mentre gli altri due si introducevano nell’esercizio commerciale minacciando i cassieri con le armi in uso.

Ad incastrare  loro sono stati anche gli indumenti ritrovati nelle loro abitazioni durante delle perquisizioni eseguite dalla polizia giudiziaria, utilizzati nel corso delle rapine. Il quadro probatorio è stato ampiamente condiviso dall’Autorità Giudiziaria che ha emesso misura cautelare nei loro confronti e disposto la loro cattura e la custodia presso la Casa circondariale di Foggia.

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