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Droni in volo per incastrare incivili e sporcaccioni: dotati di fotocamere termiche, operano a 120 metri d'altezza

Lotta all’abbandono dei rifiuti, la dimostrazione di volo dei droni in Regione Puglia. L’assessora all’Ambiente Maraschio: “Azione di contrasto molto dura contro i trasgressori”

Ieri mattina presso la sede della Regione Puglia si è tenuta la dimostrazione di volo dei droni di ultima generazione impiegati dall’Amministrazione regionale nella lotta all’abbandono dei rifiuti. Dotati di fotocamere termiche e in grado di operare a un’altezza di 120 metri dal suolo, il loro impiego rientra nella più ampia strategia regionale di contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e ha una dotazione finanziaria complessiva di un milione e mezzo di euro per tre anni.

Il progetto, che ha natura sperimentale ed è stato condiviso all’unanimità dalle forze politiche di maggioranza e opposizione, è gestito dal Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia, che ha conseguito le abilitazioni necessarie a manovrare i dispositivi aerei. Al momento, i droni in dotazione sono cinque e saranno dislocati nell’area di Bari-Bat e nelle province di Lecce, Taranto, Foggia e Brindisi.

Ha dichiarato l’assessora regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio: "Abbiamo ingaggiato da tempo una lotta durissima contro chi inquina l’ambiente. Passo dopo passo, ci siamo dotati di una vera e propria task force per dimostrare ai trasgressori che la nostra azione di contrasto è molto seria e dura. L’impiego dei droni va in questa direzione. I controlli sul territorio sono già iniziati e continueranno a tappeto seguendo gli ordini di servizio del Nucleo di Vigilanza Ambientale e le segnalazioni che di volta in volta arriveranno. Effettueremo monitoraggi notturni e, naturalmente, presteremo particolare attenzione alle aree a più elevato interesse paesaggistico e naturalistico".

Ha aggiunto l’assessora: "Stiamo facendo la nostra parte ma avremo bisogno della collaborazione dei cittadini e delle cittadine, delle associazioni e dei sindaci per far capire a tutti che con l’ambiente non si scherza. L’abbandono di rifiuti è tra le prime cause di incendi e anche su questo dobbiamo avere un’azione sinergica. Dobbiamo fare le pulizie secondo i piani antincendio, che devono essere attuati con la collaborazione delle Amministrazioni comunali. Ci rendiamo conto che i Comuni sono già oberati di lavoro, ma il tema è delicato e ci tiene tutti in allerta: sappiamo che le risorse umane e finanziarie non bastano mai, ma vogliamo assicurare che la Regione farà tutto quello che è nelle proprie possibilità".

Queste le dichiarazioni del direttore del Dipartimento Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana della Regione Puglia Paolo Garofoli: "Questa è una prima testimonianza operativa del vasto progetto di contrasto varato dalla Giunta per rispondere alla crescita del fastidioso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, che non ha ripercussioni negative solo sull’ambiente, ma anche e soprattutto sull’immagine del nostro territorio. Dall’incremento di segnalazioni e denunce provenienti da turisti e amministratori locali lungo le strade ad elevata percorrenza turistica è nata l'idea di mettere in campo una serie di strumenti a elevata tecnologia per il monitoraggio del territorio, che ha previsto l’installazione di 45 telecamere sulle principali  arterie stradali e l’impiego di 5 droni a elevata tecnologia. Il monitoraggio è accompagnato  da un’attività di back office da parte della Stazione ambientale che, dopo l’acquisizione delle immagini, provvede al riconoscimento del trasgressore e all'irrogazione della sanzione amministrativa o penale. L’iniziativa è completata da una campagna di informazione e sensibilizzazione".

Garofali ha aggiunto: "Voglio sottolineare che il progetto giunge nell’ambito di un percorso di riorganizzazione del Nucleo di Vigilanza ambientale che ha riscosso grande interesse e partecipazione da parte dei colleghi della Sezione di Vigilanza ambientale. A loro, e in particolare alla dirigente regionale, va un grosso plauso per la professionalità dimostrata".

Per Rocca Anna Ettorre, dirigente della Sezione regionale di Vigilanza ambientale, “le risorse impiegate nel progetto per il contrasto all’abbandono rifiuti sono la miglior prova del concreto impegno della Regione Puglia sui temi ambientali. Poter contare su attrezzature sofisticate e di ultima generazione dimostra inoltre la volontà del personale di accettare nuove sfide e di saper adattare la propria professionalità a questi nuovi strumenti. In questi ultimi anni abbiamo intensificato la collaborazione con le Procure della Repubblica e con le altre forze di polizia, ottenendo risultati di assoluto rilievo e ricevendo l’apprezzamento per la professionalità dei nostri operatori. Molto è stato fatto e moltissimo c’è ancora da fare, ma siamo decisi a continuare in questa direzione a tutela della collettività e dei beni pubblici".

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