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Luxuria, quella 'bacchettata' sulla mano e l'idea di "essere sbagliata": "Ma da 30 anni la vera malattia è l'omofobia"

La testimonianza della foggiana Vladimir Luxuria, per la Giornata mondiale contro l'omofobia che ricorre oggi, 17 maggio | VIDEO

"Avevo 6 anni quando in classe un bambino disse alla supplente: 'Maestra sapete che a Guadagno piacciono i maschi?'. Lei mi chiamò alla cattedra e mi chiese se fosse vero. Io, che sono stata sempre sincera risposi sì. Lei mi chiese di tirare fuori una mano e la colpì forte con una bacchetta. 'Non dirlo più - disse - questo è male, è schifoso'".

A raccontare questo episodio, nella giornata mondiale contro l'omofobia, è la foggiana Vladimir Luxuria, attività, opinionista ed ex parlamentare. "Il dolore fisico iniziò a riverberare, facendomi interiorizzare l'idea che ero sbagliata, che dovevo cambiare, che fossi malata", spiega. "Il 17 maggio del 1990, 30 anni fa, l'omofobia è stata finalmente considerata malattia, mentre l'omosessualità è stata depatologizzata, e due anni fa è stata tolta dal manuale diagnostico dei disturbi mentali anche la transessualità. Purtroppo - continua - l'omofobia è attuale, anche perchè non abbiamo una legge (nidifica anche in Parlamento). allora celebriamo questi 30 anni facendo un appello affinchè ci sia presto una legge che possa punire chi fomenta l'odio. Io non dimenticherò mai tutte le volte che sono stata vittma di omofobia e violenza" | IL VIDEO

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