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Martedì, 30 Aprile 2024
Salute

Non ci sono medici del 118: emergenza-urgenza in affanno, ne mancano 230 in Puglia

La Giunta ha approvato l’accordo integrativo ponte con effetti dal 1° luglio al 30 settembre, per il servizio emergenza urgenza 118, che con riferimento al plus orario, da effettuarsi oltre le 168 ore mensili, prevede un riconoscimento economico pari a 26 euro l’ora

Il servizio di emergenza-urgenza 118 in Puglia è in affanno: ci sono al momento 300 medici rispetto ai 530 di cui alla pianta organica.

Per questo motivo e a garanzia della copertura del servizio - dopo l'accordo con i sindacati e al fine di evitare criticità nel periodo estivo, atteso che in molti usufruiranno di un periodo di ferie - la Giunta regionale ha approvato il modello temporaneo di riorganizzazione del servizio, determinatosi, appunto, a seguito della carenza di medici in organico.

La Giunta ha quindi approvato, l’accordo integrativo ponte con effetti dal 1° luglio al 30 settembre, per il servizio emergenza urgenza 118, che con riferimento al plus orario, da effettuarsi oltre le 168 ore mensili, prevede un riconoscimento economico pari a 26 euro l’ora.

Come anticipato su queste colonne, a Vieste l'ok allo stanziamento di risorse aggiuntive sugli straordinari dei medici sarà garantita la copertura di tutti i turni del 118 e del Punto di Primo intervento, oltre che della Guardia medica, dove da alcuni giorni è stata attivata anche una seconda ambulanza medicalizzata.

Lunedì 26 giugno, durante la seduta della I Commissione Sanità era stato trattato il tema dell'utilizzo improprio di personale medico di altre discipline presso le strutture di Medicina e chirurgia di accettazione e urgenza dei pronto soccorso di Foggia e Lucera

Il direttore sanitario del Policlinico Riuniti Leonardo Miscio e il direttore del pronto soccorso Paola Caporaletti, in quella sede, avevano ribadito che "per evitare di chiudere gli accessi e nelle more dell’espletamento del concorso per il reclutamento di 19 unità, l’unica possibilità che resta è quella di utilizzare personale medico riveniente da altra specialistiche".

Sul tema è intervenuto anche l’assessore Palese, il quale ha spiegato che l’attuale situazione di carenza dei medici di emergenza d’urgenza e di accettazione è dovuta alla rinuncia da parte degli stessi medici di prestare servizio presso i Pronto soccorso. Da qui la necessità di adottare questi tipi di provvedimenti.

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