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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Stornara

Gemelli aggrediti, uno dei due è ancora in coma. Annullata udienza preliminare per difetto procedurale

Accusati di lesioni aggravate dai futili motivi due ragazzi di Stornara. Le vittime di Orta Nova. Presentata istanza di costituzione di parte civile per conto delle vittime

Gemelli aggrediti a Stornara, difetto procedurale annulla l’udienza preliminare dinanzi al gup Carlo Protano e rimanda tutto al Tribunale monocratico. L’annullamento è scaturito da una eccezione procedurale sulla competenza avanzata dal difensore dei due presunti aggressori, l’avvocato Umberto Bulso.

Gli atti relativi al procedimento sono stati, quindi, restituiti alla procura al fine di predisporre, entro i prossimi 30 giorni, la citazione a giudizio davanti al tribunale monocratico.

Nel corso dell’udienza, l’avvocato Francesco Americo, difensore delle parti lese (due gemelli  32enni di Orta Nova, uno dei quali ricoverato in stato di coma a ‘Casa Sollievo della sofferenza’) aveva avanzato istanza di costituzione di parte civile per conto dei suoi assistiti e aveva presentato una perizia medico-legale di parte, in aggiunta a quella già depositata dai periti della procura (qui i dettagli) e finalizzata a modificare in peius la posizione degli imputati.

Il fatto, lo ricordiamo, risale alla sera del 2 ottobre scorso: in seguito ad un banale diverbio, è scattata la violenza in danno dei gemelli. Di questi, uno ha riportato ferite giudicate guaribili in una manciata di giorni, l’altro ha incassato una prima prognosi di un mese (trauma facciale con ferita lacero-contusa del labbro superiore e frattura della ossa del naso) ma è tuttora ricoverato in ospedale, in stato di coma.

Le indagini, dirette dalla procura di Foggia e condotte dai carabinieri di Cerignola e di Stornara, hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico di due giovani del piccolo centro dei Cinque Reali Siti, destinatari della misura dell’obbligo di dimora e contestuale divieto di avvicinamento nei confronti delle vittime. 

L'accusa è di lesioni personali aggravate dai futili motivi (e non lesioni gravissime, né la più grave omicidio preterintenzionale) perché “non è stato accertato in maniera inequivocabile se le condizioni di una delle due vittime siano peggiorate per altre concause o il tutto sia stato causato esclusivamente dalle percosse ricevute”, precisarono i militari all'indomani dell'esecuzione della misura.

La questione viene esplicitata negli atti: il giorno seguente il ricovero in ospedale, il 32enne - in attesa di essere sottoposto all'intervento chirurgico per la riduzione della frattura al naso - “è caduto battendo la testa sul pavimento”. Il personale del reparto (al quale non è imputata responsabilità alcuna) ha trovato il ragazzo “riverso sul pavimento in stato di incoscienza, con una evidente ferita a livello del capo e con una copiosa fuoriuscita di sangue”. Il giovane è stato quindi sottoposto ad un intervento neurochirurgico e ricoverato nel reparto di rianimazione, sedato e intubato, in prognosi riservata.

Per fare luce sulla concatenazione degli eventi, il pm ha disposto una consulenza tecnica incaricando un medico-legale e uno specialista in radiodiagnostica e neurologia, la cui relazione conferma che in seguito all’aggressione subita lo scorso ottobre, il 32enne ha riportato “la frattura delle ossa del naso e una ferita lacero-contusa del labbro” e si evince che “a seguito della caduta occorsagli il giorno successivo, lo stesso ha subito un trauma cranico ed il conseguente coma (condizione clinica scarsamente soggetta a miglioramento)”.

Secondo i consulenti del  pm, la caduta “fu dovuta, probabilmente, ad un episodio sincopale”. La vicenda verrà ora definita dinanzi al giudice monocratico.

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