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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Medici aggrediti, la sanità è "un campo di guerra". De Paolis: "Non si può lavorare con la paura"

De Paolis condanna quanto accaduto nel pronto soccorso del Policlinico di Foggia, dove due medici, due infermieri e un oss sono stati aggrediti: "E’ assurdo che un medico si rechi sul posto di lavoro con la paura di essere vittima di atti di violenza"

"Sembra di lavorare in un campo di guerra". Con queste parole, il presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Foggia, Pierluigi De Paolis, condanna il grave episodio accaduto lo scorso sabato sera, nel pronto soccorso del Policlinico di Foggia, dove due medici, due infermieri e un oss sono stati aggrediti da un paziente.

"Non possiamo che condannare con fermezza lo spiacevole episodio di violenza avvenuto lo scorso 23 marzo ai danni di un medico rianimatore dell'elisoccorso, con una prognosi di 25 giorni, un medico del pronto soccorso con cinque giorni di prognosi, due infermiere e un operatore socio sanitario", spiega.

"Troppi sono gli episodi di aggressione al personale sanitario, è inaccettabile continuare a lavorare in questa situazione", continua De Paolis. "Le istituzioni devono trovare il modo ed i metodi per proteggere i propri medici, siano essi in servizio presso la sanità pubblica che nel settore privato".

"E’ assurdo che  un medico si rechi sul posto di lavoro, luogo di massima espressione della propria professionalità, con la paura di essere vittima di atti di violenza. Gli operatori sanitari devono poter fare il loro lavoro con serenità e in sicurezza. La mia solidarietà - aggiunge - va al primario del pronto soccorso del Policlinico di Foggia, Paola Caporaletti, ai colleghi vittime della vile aggressione e al personale sanitario che lavora in quello che ormai sembra un campo di guerra", conclude.

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