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Cronaca

Sangue di mafia e clan in guerra: inflitti 70 anni di carcere per l'agguato al bar 'H24'

Nella sventagliata di colpi morì il 21enne Roberto Tizzano. La Corte d’Appello di Bari ha inflitto 20 a testa per Francesco Sinesi, figlio del boss Roberto, e per il cugino Cosimo Damiano Sinesi; 30 anni per Patrizio Villani, di San Marco in Lamis, ritenuto invece uno degli esecutori materiali dell’agguato

Condanne per complessivi 70 anni di carcere per l’agguato al bar ‘H24’ di Foggia.

E' quanto deciso dalla Corte d’Appello di Bari nei confronti dei foggiani Francesco Sinesi, figlio del boss Roberto, e per il cugino Cosimo Damiano Sinesi, entrambi condannati a 20 anni di carcere; 30 anni, invece, al garganico Patrizio Villani, di San Marco in Lamis, ritenuto invece uno degli esecutori materiali dell’agguato. I pm della Dda di Bari avevano chiesto l'ergastolo per tutti.

VIDEO | Foggia, agguato in via San Severo

Il fatto, lo ricordiamo, avvenne, il 29 ottobre del 2016, nel bar ‘H24’ di via San Severo. Nella sventagliata di colpi di arma da fuoco - i killer imbracciavano fucile e pistola - morì sul colpo il 21enne Roberto Tizzano, mentre il coetaneo Roberto Bruno rimase gravemente ferito. Entrambi erano ritenuti vicini al clan dei Moretti-Pellegrino.

VIDEO | Villani intercettato: "Non sanno che ho sparato io"

Come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, l'agguato sarebbe stato organizzato per vendicare il tentato omicidio di Roberto Sinesi, rimasto ferito il 6 settembre di quattro anni fa, nella trappola tesa al rione Candelaro, mentre era in auto, in compagnia della figlia e del nipotino di 4 anni. Gli imputati si dichiarano innocenti, mentre resta ignota l’identità del secondo killer.

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