Fumo da roghi illegali a Foggia: "Perché sopportiamo tutto questo?"
Sono oltre dieci anni ormai che in Capitanata c'è questa assurda pratica di bruciare enormi cumuli di residui di piante di pomodori che si consumano lentamente per giorni liberando nell’aria un fumo carico di monossido di carbonio che, a seconda del vento, avvolge la città pressoché quotidianamente, soprattutto di notte, mentre dormiamo.
In questo momento, sono giorni che bruciano una moltitudine di questi roghi lungo la statale 16 tra via San Severo e via Lucera a Foggia. Oltre al puzzo tremendo, respirare tanto monossido non fa bene. Basta andare sul sito del Ministero della Salute e troverete scritto che "nei soggetti esposti per lungo tempo all’assorbimento di piccole quantità dell’inquinante, è stata descritta una sintomatologia caratterizzata da astenia, cefalea, vertigini, nevriti, sindromi parkinsoniane ed epilettiche, aritmie, crisi anginose" (fonte Ministero della Salute).
Insomma, quando vi svegliate la mattina con mal di testa, muco e pizzicore alla gola, forse non è raffreddore. Purtroppo in questi cumuli vi trova posto anche una discreta quantità di plastica di vario genere e tubi in pvc utilizzati per l'irrigazione.
La combustione di plastica, si sa, sviluppa diossina che è certamente cancerogena ed estremamente efficace: va nell’aria quindi la respiriamo, ma anche nell’acqua ed entra nel terreno e te la ritrovi a tavola sotto forma di finocchio o zucchina, nel latte. (fonte Oms).
Perché sopportiamo tutto questo? Perché non c'è una sommossa popolare e un intervento serio da parte degli organi preposti alla vigilanza e al controllo? Non vivono anche loro a Foggia con le loro famiglie e i loro bambini?